Quarrata (Pistoia), 2 gennaio 2013 - Il quadro complesso a cui gli inquirenti hanno dovuto far fronte sta via via diventando più chiaro: ci sono piste da seguire e ''riscontri da sviluppare'' nell'inchiesta sull'omicidio di don Mario Del Becaro, il parroco ucciso dopo una lunga agonia il 28 dicembre nella canonica di Tizzana di Quarrata (Pistoia). Le indagini sono adesso concentrate sulla ricerca dell'auto del prete, una Fiat Punto, usata dagli aggressori per fuggire.
Il primo obiettivo è ricostruire alcune tappe del viaggio che gli assassini hanno fatto per allontanarsi dal luogo del delitto.

Finora sono state due le ipotesi principali formulate da procura e carabinieri: quella della vendetta di un clan di nomadi a cui apparterrebbe l'uomo fatto arrestare il 18 dicembre per estorsione dallo stesso don Mario Del Becaro o quella di una lite con un romeno, forse ospitato nella casa della chiesa di Tizzana, con cui don Mario avrebbe avuto un diverbio per questioni di soldi. Un aiuto è adesso atteso dai risultati scientifici del Ris. C'è fiducia tuttavia nell'esito degli indagini, vari elementi fanno ritenere agli investigatori che gli assassini abbiano adesso il fiato sul collo.