Pistoia, 19 novembre 2012 - Aumento della produzione. Treni consegnati secondo le nuove direttive impartite. Più di 140 milioni di euro risparmiati. Metà del vecchio management mandato a casa. Zero ore di cassa integrazione nel 2012. Ridotto il rischio su penali relative a contratti delle precedenti gestioni per circa 200 milioni di euro. Sono questi i numeri più significativi di quello che l’azienda chiama il "nuovo corso" di AnsaldoBreda. Numeri che l’ad Maurizio Manfellotto ha deciso di illustrare ai lavoratori dell’azienda nel corso del "town hall", l’incontro periodico che ha deciso di organizzare per parlare direttamente ai (e con i) dipendenti.

 

"Le criticità non sono terminate – ha detto Manfellotto – e tuttora non siamo fuori dal momento difficile. Ma, se ci guardiamo indietro, non possiamo non notare e sottolineare che sono stati fatti grandi passi in avanti, da parte di tutti". Ecco allora i numeri di questo cambio di rotta: per quanto riguarda la commessa Vivalto la carpenteria ha oggi 3 nuovi siti ed un allestimento potenziato con doppie linee produttive. Delle 3 casse costruite a gennaio di quest’anno, si è passati a 58 casse fino a ottobre, con una media di 6 casse al mese.

 

Per quanto attiene al treno alta velocità V250 (in servizio in Belgio e Olanda) "è stata quadruplicata la velocità di produzione di un treno". Se a luglio 2012 si era 7.8 mesi a convoglio, oggi si è scesi a 2 mesi. Nei quattro stabilimenti AnsaldoBreda (oltre Pistoia, Napoli, Reggio Calabria e Palermo) si è avviato un forte piano di internalizzazione delle produzioni, aumentando il tasso produttivo, e riportando dunque dentro i volumi dati in passato a terzi, che ha comportato 277 mila ore in più di lavoro distribuito prevalentemente sulle commesse di Roma C, Fortaleza, Tsr, Jumbo Tram, Mi5, V250, Ic2-Ic4, Vivalto.

 

Tutto ciò ha evitato il ricorso alla cassa integrazione. In un solo anno sono stati consegnati 20 treni Ic2-Ic4 al cliente danese, a fronte dei 60 in 10 anni. Il «Piano Eos» (Evoluzione Orgoglio Successo) di risanamento e rilancio dell’azienda ha generato oltre 140 milioni di euro di risparmi reali. "In merito, poi, al rapporto con fornitori, quest’anno AnsaldoBreda ha pagato di più, anche se finora ha incassato di meno. Nello specifico ha aumentato del 29% i pagamenti rispetto al 2011", si legge in una nota dell’azienda. Fin qui i risultati conseguiti. Anche se ancora molto c’è da fare.

 

"Dobbiamo continuare sulla strada intrapresa — ha sottolineato Manfellotto — e migliorare per migliorarci. Noi crediamo nel rilancio di AnsaldoBreda attraverso quattro impegni concreti: investimenti negli impianti produttivi (più di 80 milioni ad oggi e 90 ulteriori previsti entro il 2014 ndr), razionalizzazione delle piattaforme-prodotto (da 18 a 11), uno sviluppo commerciale mirato, sviluppo delle competenze, meritocrazia e impegno con giovani talenti. Tali risultati e politiche di investimento consentono di avere buone prospettive della capacità produttiva per tutto il 2013".