Pistoia, 31 ottobre 2012 - Perché nella notte fra il 31 ottobre e il primo novembre ci si deve ridurre alle "sciocchezzuole di una ricorrenza del tutto estranea e ormai strumentale solo al mercato"? E se al posto del "mieloso dolcetto o scherzetto" arrivasse una alternativa "decisamente meno effimera"? Devono aver pensato così i ragazzi e le ragazze pistoiesi riuniti attorno alla "Fraternità di Gerusalemme" e alla comunità "Nuovi Orizzonti".

 

Nella stessa notte che in molti passeranno con i riti delle zucche, delle tenebre e dell'orrore, questi ragazzi organizzano "Una luce nella notte": una veglia di preghiera, una adorazione eucaristica e un giro per le strade circostanti, nella Pistoia della movida prefestiva, "per raccontare la luce dei santi a chi non la conosce e a chi l'ha dimenticata".

 

L'appuntamento, "Pensa con la tua zucca, Gesù ti aspetta" si è tenuto nella piccola chiesa di San Filippo (in via Curtatone e Montanara) in pieno centro storico di Pistoia: una chiesa di norma chiusa (è aperta solo la domenica mattina per la celebrazione di una Messa) aperta eccezionalmente nella notte di "Ognissanti". Lì i giovani ("ma non esistono limiti di età" precisa don Giordano Favillini, parroco di San Paolo e responsabile pistoiese dei "Monaci di Gerusalemme") potranno trovare luci accese ("compresa la luce della fede in Cristo e nei Santi") perché "questa non è certo una notte di terrore, ma di gioia".

 

Un gruppo di questi ragazzi poi è uscito fuori dalla chiese e, come accade ormai da anni in estate nei giorni di "Pistoia blues", ha girato per strade e piazze proponendo "le ragioni di una fede che porta alla luce della resurrezione".