Pistoia, 11 giugno 2012 - Edilizia nel mirino. Stamani la polizia di stato di Pistoia ha eseguito 23 ordinanze di custodia cautelare (11 in carcere e 12 agli arresti domiciliari), emesse dal gip di Pistoia Roberto Tredici su richiesta della Procura della Repubblica. ''Un vero e proprio club degli appalti''. Così Giuseppe Grieco, procuratore facente funzione di Pistoia, ha definito l'associazione per delinquere formata da dirigenti pubblici, politici e imprenditori, sgominata dalla polizia di Pistoia dopo lunghe e complesse indagini.  

 

In particolare, tra imprenditori e funzionari pubblici ci sarebbe stato un rapporto stretto, anche al di fuori delle relazioni di lavoro, che avrebbe consentito di assegnare allo stesso gruppo di impresari i lavori. ''Un'associazione capace di far nominare - ha proseguito Grieco - uomini di fiducia in commissioni e anche in ambiti politici, per garantire l'aggiudicazione di gare e appalti pubblici a un ristretto numero di imprenditori locali, con una corruzione caratterizzata da pagamento di somme di denaro, favori di vario genere e utilità che venivano garantite ai pubblici amministratori''. ''La massima concentrazione e attenzione - ha aggiunto il procuratore Grieco - è
incentrata sul responsabile dell'ufficio tecnico del Comune di Pistoia che è stato considerato uno dei tre maggiori responsabili promotori dell'associazione''.

 

I reati contestati riguardano appunto lavori edili e stradali assegnati ad un ristretto numero di imprese: associazione per delinquere, turbativa d'asta, corruzione e concussione. Tra i destinatari dei provvedimenti funzionari pubblici del Comune di Pistoia, imprenditori compiacenti. Coinvolti anche amministratori. (Nella foto Paolo Conti, 62 anni, presidente della Cooperativa muratori, sterratori e affini, Cmsa, con sede a Montecatini).

 

Ed è bufera anche sul Pistoia Blues. Ipotizzato il reato di concussione in relazione ai contributi versati per l'edizione 2011 del Festival. Secondo gli inquirenti, infatti, le sponsorizzazione venivano richieste e pretese dal dirigente del servizio lavori pubblici del Comune di Pistoia in misura percentuale sull'ammontare dei lavori edili e stradali che egli aveva fatto ottenere agli imprenditori privati, i quali dovevano aderire a tali richieste per poter ottenere in futuro ulteriori lavori dall'amministrazione locale.

 

All'operazione ''Untouchables'' ha collaborato personale della Direzione centrale polizia di prevenzione e dalle Digos delle questure di Firenze, Prato, Lucca, Pisa, Massa e del Reparto prevenzione crimine Toscana e, nelle perquisizioni della Guardia di Finanza di Pistoia. Le indagini svolte dalla Digos di Pistoia e coordinate dal sostituto procuratore Francesco Sottosanti sono iniziate nell'ottobre 2010,anche con intercettazioni telefoniche ed hanno riguardato il sistema di assegnazione dei lavori pubblici di vari enti in Provincia di Pistoia.

 

I primi accertamenti hanno riguardato il servizio lavori pubblici del Comune di Pistoia e i rapporti, definiti ''amicali'', tra il responsabile dell'ufficio e gli imprenditori che ottenevano l'aggiudicazione delle gare: un elemento che ha trovato un primo riscontro nell'analisi dei tabulati telefonici, che hanno evidenziato e confermato i contatti al di fuori dell'ambito lavorativo. Quindi l'esame delle determine dirigenziali, consultabili sul sito internet del Comune di Pistoia a partire dal 2006 a firma dello stesso dirigente del servizio lavori pubblici.

 

E' stato così rilevato che la maggior parte dei lavori edili e stradali (aggiudicati mediante affidamento diretto, mediante procedura negoziata con o senza pubblicazione di bando ovvero mediante la procedura aperta dell'asta pubblica) erano stati sistematicamente assegnati ad un numero ristretto di operatori economici della provincia di Pistoia e che essi coincidevano proprio con quegli imprenditori che avevano rapporti frequenti e confidenziali con il dirigente del servizio.