Pistoia, 8 febbraio 2012 -  E' polemica a Pistoia sull'iniziativa del presidente del Cudir (Comitato unitario per la difesa delle istituzioni repubblicane) e sindaco della citta' Renzo Berti che in occasione del Giorno del Ricordo ha deciso di donare alle scuole superiori pistoiesi il libro dello scrittore Giacomo Scotti dal titolo ''Dossier Foibe'', edito da Manni (pag.208, 16 euro, 2005).

A sollevare la bagarre e' stata CasaPound Italia Pistoia, che definisce Scotti uno storico ''negazionista gia' oggetto, per la discutibilita' delle sue opere, di numerose contestazioni ed interrogazioni parlamentari'', ricordandolo come autore di ''poesie apologetiche al 'Compagno' Tito, il maresciallo infoibatore d'italiani''. Secondo Cpi, inoltre, Scotti avrebbe inoltre definito le foibe '''invenzione fascista'''.

Nel presentare l'iniziativa il sindaco ha parlato delle foibe come di ''una pagina atroce della nostra storia che e' importante conoscere per riuscire a leggere in modo piu' approfondito il presente'' e ha percio' invitato ''i
dirigenti scolastici a garantire la piu' ampia divulgazione del libro'', tra l'altro spiegando che il volume di Scotti ''fornisce nuovi strumenti documentari per interpretare gli eventi istriani del settembre-ottobre 1943''.

''Ci limitiamo all'Istria - spiega Scotti nell'introduzione del volume - (Trieste e Gorizia del maggio-giugno 1945 sono altra cosa), perche' le sanguinose vicende che vanno sotto il nome di foibe non si ripeterono in Istria dopo il 1943. Ci furono altri eccidi, ma le vittime furono le popolazioni civili e i partigiani, e a compierli furono tedeschi e fascisti, da nessuno finora incriminati per questo''.

''Dopo il rifiuto dell'amministrazione comunale di dedicare una via di Pistoia in ricordo delle foibe - attacca il coordinatore provinciale di Cpi Lorenzo Berti - adesso arriva questo nuovo scempio alla memoria da parte di chi
cerca di mistificare la storia per i propri fini politici ed ideologici. Se questa provocazione non sara' ritirata siamo pronti a mettere in atto clamorose forme di protesta''.