Pistoia, 2 settembre 2011 - Uccide un cane gettandolo nel torrente con un sacchetto di nylon stretto intorno al collo cosi da farlo morire soffocato: un atto di estrema cattiveria che ha scosso un intero abitato. Erano circa le 9 di ieri mattina, quando un residente di via Acqualunga, nei pressi di Badia a Pacciana, a due passi dal ponte che attraversa il torrente Brana, ha visto galleggiare un cane di taglia media, stretto alla testa da un sacchetto di colore verde e bianco, di quelli usati comunemente dai negozi e supermercati. Un fatto mai accaduto in precedenza nel pistoiese, che si presta a più interpretazioni: la più credibile è quella di un avvertimento al proprietario del cane, per qualche sgarbo ricevuto.

 

Scosso da quanto visto, il residente chiama il fratello I.A che abita nella vicina Chiazzano, grande appassionato di cani. Giunto sul posto, preso atto della situazione, si attiva per fare liberare il torrente dal cane: "Ho telefonato al canile — afferma I.A — mi hanno risposto che la rimozione è compito del comune di Pistoia; telefono allora alla Polizia Municipale, ma non ci sono pattuglie, sono tutte alla Breda; è la volta dei carabinieri, anche loro mi suggeriscono di chiamare il comune; non soddisfatto chiamo allora i carabinieri di Bottegone, ma mi rispondono che non hanno auto disponibili".

 

Una vera odissea, nessuno provvede a togliere il cane dal torrente, I.G insiste: "Telefono allora al 113, molto garbatamente mi dicono che si attiveranno per risolvere il problema, ma non si vede arrivate nessuno; mi rivolgo ai vigili del fuoco, che mi confermano che probabilmente provvederanno loro, ma la prassi da seguire è quella di chiamare il Comune; infine chiamo la guardia forestale al 1515 — dice ancora I.A  —  ma scopro che si può comunicare solo dal telefono fisso e non con il cellulare".

 

Insomma, alle 16.10 del pomeriggio non si era fatto vivo nessuno. Il cane, gonfio ed in stato di decomposizione per il grande caldo si trovava ancora nel letto del torrente immerso in un’acqua chiarissima e ricca di pesci: davvero una brutta scena per i passanti, i bambini dell’abitato, le tante persone che vi transitano. Nessuno dei residenti nei pressi del ponte e delle abitazioni vicine ha rivendicato la proprietà del cane. Si esclude sia stato portato in quel posto dalla corrente considerato che l’acqua è molto bassa e totalmente ferma.

 

"Stanotte ho sentito dei rumori — afferma la figlia dell’uomo che per primo ha visto il cane — ma in estate sono episodi frequenti, ragazzi che tirano sassi nel fiume e che si mettono a chiacchierare sul ponte e non ho dato troppa importanza alla cosa". Difficile stabilire la razza della bestiola, dalla parte emersa dall’acqua potrebbe essere un bretone da caccia, così come un bastardo, comunque di taglia abbastanza grande.