Pistoia, 7 aprile 2011 - "Siamo bariste, non capocantiere. Cosa ci fanno qui? Quando finiscono". Il piccolo e pungente cartello affisso sulla vetrina del bar 'Le dive cattive' all’angolo fra via del Can Bianco e via Cavour, la dice lunga sugli umori di molti commercianti del centro storico sui lavori per la ripavimentazione del cuore della città. Fra loro c’è chi lamenta di aver dimezzato il giro di affari e anche chi pensa di "mettere tutto in mano a un avvocato" per far valere la propria posizione nei confronti del Comune.

 

Gli operai sono entrati in azione il 7 marzo e prima di portare a fine gli interventi da due milioni e 400mila euro ne avranno per 400 giorni consecutivi. Troppo, secondo la gran parte degli esercenti che già cominciano a contare i 'danni' causati dai lavori lungo le vie Cino, Cavour, Buozzi e piazza Gavinana. "Giusto rimettere in sesto la città, ma non è questo il metodo", dicono a una voce sola i gestori di bar e negozi.

 

"Un portatore di handicap? Da qui non ci passa di certo", dicono dalle Dive Cattive Giorgia Valle e Sara Giannini, che cercano di mitigare con l’ironia il disagio provocato dal cantiere che ha ridotto a pochi centimetri la larghezza del marciapiede. Per il primo aprile affissero un altro cartello: "In questo esercizio puoi prenotare il biglietto del parco acquatico cittadino". "Con questi pannelli così alti potrebbero costruire qualsiasi cosa, perfino una piscina", scherza Giorgia.

 

Sembra essere proprio la pannellatura del cantiere allestita dalla ditta che esegue i lavori, uno dei maggiori crucci dei commercianti delle strade del centro. "A parte il fatto che, con marciapiedi così ristretti, un disabile certo non riesce a passare — commenta Alessandro Parentini dal suo negozio di calzature di via del Can Bianco — questi pannelli sono davvero orrendi e coprono la porta degli esercizi. Avrebbero dovuto utilizzare delle grate — continua — e non questi brutti pezzi di legno. Stiamo perdendo lavoro: da quando hanno iniziato gli interventi, i nostri affari sono diminuiti di quasi la metà. Per di più — conclude Parentini — le macchine di Publiambiente non passano più e dobbiamo provvedere noi alla pulizia della strada".

 

Cambiando strada, la situazione non cambia. Ovunque gente che si lamenta. "Gli interventi servono, ma avrebbero dovuto fare in modo da diminuire i disagi — spiega Nicola Biagioni della libreria Mondadori —. Gli ingressi dei negozi sono diventati pressochè invisibili. Abbiamo segnalato più volte il problema al Comune: se non prendono provvedimenti non ci rimane che ricorrere a un avvocato", dice ancora Biagioni. "Questi non sembrano nemmeno pannelli di un cantiere, sembrano dei capannoni da caccia — tuona Paolo Guercini del negozio di abbigliamento di Atto Vannucci e via Cino —. Quelli del Comune si dovrebbero vergognare a permettere a un’impresa a cui ha appaltato dei lavori così, di conciare il centro storico peggio del campo di volo".

 

Dei disagi degli esercenti si fa portavoce Confcommercio, indirizzando una nota a Palazzo di Giano. "I lavori in corso — si dice — sono necessari per riqualificare l’immagine del centro della città ma i disagi che si trovano a subire le imprese devono essere tenuti in debita considerazione. Per le aziende in prossimità dei cantieri diminuisce la facilità di accesso da parte dei consumatori e si riduce la visibilità per i passanti. Invitiamo pertanto l’amministrazione comunale a verificare che i lavori procedano in modo fluido e in tempi il più possibile brevi, ma anche a pensare di predisporre una cartellonistica che indichi la presenza di quelle attività commerciali che hanno l’ingresso e l’insegna coperti dai cantieri".

 

Fra le proposte di Confcommercio, c’è anche quella di sostituire gli attuali pannelli con altri tipi di protezioni meno 'invasivi' per quanto riguarda l’impatto visivo. "Questo — si sottolinea dall’associazione dei commercianti — anche considerato l’avvicinarsi della stagione primaverile che richiama, in centro, un maggior numero di visitatori e turisti". Confcommercio, che si "impegna a monitorare costantemente lo svolgimento dei lavori", mette a disposizione delle imprese del centro il numero di telefono 0573.991501 per segnalazioni di disagi e richieste di informazioni.