Pistoia, 28 marzo 2011 - Tagli alla ferrovia Porrettana: nuove proteste e proposte anche provocatorie nell’assemblea di ieri. Saranno senz’altro fischiate le orecchie, ieri mattina, al sindaco dell’Abetone, Giampiero Danti. In parallelo, infatti, alla sua proposta di trasferire l’Abetone alle competenze dell’Emilia per contestare il ridimensionamento dell’ospedale di San Marcello prospettato dall’Usl 3, Umberto Erpichini, presidente della Pro Loco di Pracchia e vice presidente del Comitato Viva la Porrettana viva, durante la partecipatissima assemblea (vi erano tra le duecento le trecento persone) che si è svlta ieri mattina nel salone della Misericordia pracchiese ha appunto proposto che Pracchia, Piteccio, Sammommnè e varie località toscane attraversate dalla l Porrettana passino anch’esse all’Emilia.

 

Mentre il presidente del medesimo Comitato — l’editore 65enne Paolo Brunetti — affermava significativamente: "Ci siamo chiesti se certi amministratori regionali fossero stupidi o in malafede: probabilmente sono entrambe le cose". Nell’occhio del ciclone (more solito) l’assessore regionale ai Trasporti, Luca Ceccobao, al quale, tra le sedici domande che gli verranno rivolte a Firenze domani mattina, quando Comitato, Legambiente e Verdi di Pistoia hanno organizzato una manifestazione dinanzi alla Regione, ce n’è una abbastanza insidiosa: quella se il treno a elevata velocità che ha fatto attivare la sera tra Firenze e Chiusi (dove l’assessore risiede) sia finalizzato a rientrare prima a casa la sera. Sempre a proposito del titolare della delega ai Trasporti, l’immagine di una ironicissima targa è stata proiettata ieri mattina a Pracchia relativamente appunto alle sorti della ferrovia Porrettana.

 

C’è scritto "1863, Re Vittorio Emanuele II fècit. 2011, Luca Ceccobao disfècit". Sempre Paolo Brunetti oltre a chiedere una riunione congiunta dei consigli provinciali di Pistoia e Bologna aperta a Comuni attraversati dalla Porrettana e Comitati che la difendono, ha stigmatizzato certe scelte della Regione Toscana "finalizzate — ha detto — a ripianare il bilancio delle autolinee Copit scaricandolo sui pendolari che utilizzano il treno".

 

Domani mattina, dunque, manifestazione a Firenze e nei prossimi giorni consiglio comunale straordinario e aperto a Pistoia, in attesa della richiesta seduta congiunta dei consigli provinciali di Bologna e Pistoia. Perché, secondo lo slogan coniato da Paolo Brunetti per il Comitato da lui presieduto, "se insisti e resisti raggiungi e conquisti".