Pistoia, 7 febbraio 2011 - Tutta l'area della Misericordia interessata dallo spaventoso rogo di venerdì pomeriggio è sotto sequestro. Nessuno si può avvicinare, lo vietano nastri e cartelli dell’autorità giudiziaria. L’analisi, da parte degli inquirenti, per capire cosa abbia provocato il terribile incendio che ha distrutto il deposito (e tutti i mezzi contenuti) nel parco della Vergine, a poche decine di metri da Villa Bianchi, è appena agli inizi.

 

Nella giornata di sabato, intanto, in questura sono state chiamate tutte le persone che erano presenti al momento dell’incendio e sono state tutte ascoltate dagli uomini della squadra mobile diretta dal vicequestore Antonio Fusco. Qualcuno, è noto, poco prima delle fiamme, ha sentito rumore di bottiglie infrante. La domanda a cui gli esperti dei vigili del fuoco e della polizia scientifica sono chiamati a rispondere è questa: qualcuno stava lanciando bottiglie incendiarie dopo aver sparso ovunque benzina, oppure gli scoppi erano dovuti alle fiamme che stavano già divampando?

 

Per il momento, non sarebbero state repertate tracce di innesco di nessun tipo. Anche se è vero che, nel deposito, dove c’erano, ovviamente, taniche di benzina necessarie, un malintenzionato avrebbe potuto trovare tutto il necessario per appiccare le fiamme. Allo stato comunque, per il momento, sembra delinearsi soltanto un quadro accidentale dove le fiamme si sarebbero propagate perchè avrebbero via via seguito materiale (pvc e resine) che si incendiava con estrema facilità.

 

Il rapporto finale dei vigili del fuoco darà le risposte definitive. Intanto stamani, ci sarà la riunione in procura, che vedrà allo stesso tavolo vigili del fuoco e polizia e che sarà presieduta dal magistrato inquirente, sostituto procuratore Giuseppe Grieco.