Montecatini, 19 gennaio 2011 - Il piccolo Mattia Pierinelli, il bimbo pistoiese di 9 mesi, spirato all’ospedale del Meyer il 7 dicembre del 2009, potrebbe essere deceduto dopo aver subito un forte scuotimento che ne avrebbe causato, oltre ai danni cerebrali irreparabili, il coma e quindi la morte. A confermarlo è stata l’autopsia depositata in procura a Firenze lo scorso ottobre. Ora la procura della Repubblica di Pistoia ha aperto un fascicolo contro ignoti: l’ipotesi è di omicidio colposo.

 

Il piccolo Mattia, che viveva con babbo e mamma a Piazza, si sentì male la mattina del 2 dicembre, mentre era affidato alle cure delle maestre dell’asilo nido comunale 'Lago Mago'. Immediatamente scattarono i soccorsi: il bimbo fu portato prima all’ospedale del Ceppo e poi all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze, dove morì dopo cinque giorni di coma, il 7 dicembre 2009. Della vicenda del piccolo Mattia, tragica come ce ne sono state poche nella nostra città, si è sentito parlare poco o per troppo poco tempo, perché probabilmente oscurata dal clamore di un caso altrettanto grave che coinvolse, in quegli stessi giorni, la città, quello delle violenze subite dai bambini dell’asilo 'Cip e Ciop'.

 

Ora che di Mattia si torna a parlare sono gli stessi genitori a chiedere silenzio: "La morte di Mattia — dice sconsolata la mamma Caterina — è avvenuta in silenzio, un vuoto di cui ci siamo sentiti colpiti e che ci ha ferito doppiamente. In questi mesi i media e le istituzioni hanno fatto un gran parlare della vicenda del Cip e Ciop. Ma della morte di un bambino che si è sentito male in un asilo comunale, nessuno ha parlato. Ecco quel bambino non c’è più e ora, a distanza di mesi, chiedo rispetto e silenzio attorno a un dolore che io e mio marito abbiamo imparato a vivere quotidianamente, nell’intimità della nostra famiglia".

 

Parole forti quelle della mamma di Mattia, che aggiunge: "Pretendo giustizia". La diffusione, fatta dai media, della notizia dell’apertura di un inchiesta sul caso di Mattia ha gettato i genitori del piccolo nello sconforto. Il timore, a questo punto, è che possa essere compromesso il sereno svolgimento delle indagini, che sono ancora in corso, e che dovranno accertare da chi il piccolo Mattia sia stato sottoposto allo scuotimento per lui fatale.