Pistoia, 21 settembre 2010 - I ladri non danno tregua a «Casa di Alice» le incursioni si ripetono di continuo, al ritmo di una al mese, e l’ultima risale a domenica notte. Entrano, portano via quel poco che trovano, mettono tutto a soqquadro e danneggiano mobili e attrezzature e così, inevitabilmente danneggiano i venti bambini e ragazzi seguiti dal centro, i loro genitori e gli operatori, che non ne possono più. «Casa di Alice», lo ricordiamo, si trova a Pontelungo, in via Don Milani, dietro al circolo.

E’ un centro socio-riabilitativo dell’Asl, diurno, territoriale, rivolto a giovani disabili che al termine della scuola dell’obbligo incontrano difficoltà nel proseguimento degli studi o nell’inserimento del mondo del lavoro. Si tratta del terzo atto vandalico in pochi mesi, il penultimo si era verificato il 10 agosto. Anche in questa occasione i malviventi hanno rovesciato cassetti, buttato a terra il materiale che serve ai ragazzi per i laboratori creativi, scardinato l’armadio contenente i detersivi e danneggiato diverse suppellettili.

Sono stati rubati due frullatori perché: «Alla Casa di Alice — fa sapere il coordinatore Walter Mandolini — non c’è denaro, nè preziosi, ne tantomeno apparecchiature informatiche, ma solo qualche oggetto personale dei venti giovani che frequentano la struttura». L’azienda sanitaria si augura che quella dell’altra notte sia stata l’ultima scorribanda evidenziando che, ogni qualvolta si verificano episodi di questo tipo all’apertura del centro, occorre molto tempo per mettere ordine e consentire lo svolgere delle attività.

«Ci hanno preso di mira — si rammarica Deanna Giaconi, responsabile del personale e del progetto — da tempo ormai ci portiamo a casa gli spiccioli e gli oggetti di un certo valore come le macchine fotografiche. L’altra notte — spiega — per dispetto, hanno piegato anche le ante degli armadietti. L’allarme c’è, ma suona soltanto quando si apre la porta d’ingresso e i ladri hanno comunque imparato a disattivarlo. Non siamo nemmeno riusciti a capire come siano entrati — ha spiegato ancora Deanna Giaconi — la porta d’ingresso stamani (ieri) era chiusa a chiave e non abbiamo notato segni di effrazione! Hanno portato via due frullatori (usati) che erano in cucina. Non c’era altro da prendere, ma tutto quello che c’è viene acquistato con soldi che vengono messi da parte con fatica. E ora la situazione è davvero pesante».