Pistoia, 3 agosto 2010 - Sarà «Zefiro» il treno ad altissima velocità che percorrerà l’Italia fra circa tre anni. In sigla si chiamerà Etr 1000. Lo produrrà il consorzio italo-canadese AnsaldoBreda-Bombardier che ieri ha vinto la gara di Trenitalia, battendo la concorrente francese Alstom. La gara riguardava 50 treni completi, ciascuno dei quali costerà 30,8 milioni di euro. «V300 Zefiro» è un missile che viaggia a 360 chilometri orari di velocità d’esercizio, ma progettato per raggiungere anche i 400.

E’ l’evoluzione di un progetto già realizzato per le Ferrovie cinesi in 80 esemplari. Il prototipo sarà sui binari nel 2011 e dopo un paio d’anni, nel 2013, si vedranno sfrecciare in servizio i primi dei 50 treni che saranno consegnati a Trenitalia con una cadenza di tre al mese. «Siamo molto soddisfatti — commenta l’amministratore delegato di Bombardier Italia, Roberto Tazzioli — Questo risultato premia il lavoro di un anno per i team delle due aziende». La gara era articolata su due diverse valutazioni, una puramente tecnica, l’altra economica. Su entrambe «Zefiro» ha battuto il modello Agv di Alstom, evoluzione del Tgv in servizio sulla rete transalpina.

Il valore totale della commessa, compresa la manutenzione, è stimato da Finmeccanica, azionista di riferimento di AnsaldoBreda, in 1,54 miliardi di euro. Ora il risultato dovrà essere ratificato dal consiglio di amministrazione delle Fs convocato per dopodomani, poi sarà formalizzato l’ordine. Da quel momento, in base alla bozza di contratto, scatteranno i 30 mesi previsti per la consegna del primo treno.

Una parte dei convogli sarà destinato a coprire anche rotte internazionali, spiega Tazzioli, «e questo comporterà l’omologazione in otto diversi paesi, con tempi un poco più difficili da prevedere». Le prime macchine usciranno prestissimo, comunque, dagli stabilimenti toscani dell’AnsaldoBreda dove avverrà l’assemblaggio finale. «Tutto il treno sarà prodotto in Italia — spiega ancora l’ingegnere — e garantirà negli anni della commessa 1.500 posti di lavoro. Non abbiamo ancora fatto conti precisi, ma non esclusdo nuove assunzioni».

Molto dipenderà dal successo che V300Zefiro riscuoterà sul mercato estero. Di certo, assicura Tazzioli, il progetto sarà riproposto nelle future gare internazionali. «Abbiamo raccolto una sfida straordinaria — dice — offrendo un treno, l’unico, che consente la transitabilità su tutti i corridoi europei». Oltre a soluzioni tecniche particolarmente avanzate come la trazione distribuita su tutti i vagoni, Zefiro sarà un mezzo «risparmioso» (consumerà quasi il 50% in meno degli attuali Etr 500) molto confortevole, silenzioso ed «ecologico» per l’uso di materiali riciclabili. In base alle specifiche di gara le poltrone saranno più spaziose, illuminate singolarmente, dotate di prese e attacchi per il lavoro. I colori saranno morbidi, la linea filante «per dare il senso della velocità nel massimo del comfort». Ogni convoglio sarà lungo 200 metri e avrà 600 posti.

Soddisfatto l’ad delle Fs Mauro Moretti che sottolinea l’ottimo livello di entrambi i progetti. «Siamo stati gli unici in Europa a fare una gara. Gli altri hanno comprato a scatola chiusa, noi abbiamo chiesto e stimolato l’innovazione. Il risultato è un treno che rappresenta una pietra miliare nell’alta velocità».

Pier Francersco Guarguaglini, ad di Finmeccanica, ritiene infine che la vittoria rappresenti «una grande opportunità per AnsaldoBreda, sul mercato italiano ma anche su quelli internazionali, dove giocheremo ora un ruolo fondamentale»