Pistoia, 9 marzo 2010 - C’è voglia di riflettere tra i giovani adolescenti pistoiesi dopo i recenti episodi di bullismo avvenuti in città: qualcuno afferma che a Pistoia, in fondo, si può ancora dormire sonni tranquilli, mentre invece qualcun altro racconta di esperienze indirette vissute tra i banchi scuola e invoca maggiori controlli.

«Mi è capitato – spiega Davide Garifo – di assistere da lontano ad uno dei fatti riportati dalle cronache nei giorni scorsi: era sabato sera e stavo passando proprio nei pressi del cinema Lux, quando ho notato alcuni ragazzi che stavano litigando. Ci sono rimasto male, spesso chi compie azioni simili lo fa perché magari si sente emarginato e allora cerca in questo modo di attirare l’attenzione, ma credo che, in generale, ci vorrebbero più controlli in città, come avviene ad esempio a Prato, dove girano più pattuglie».

Dello stesso avviso di Davide il compagno di scuola Niccolò Cascio, che riferisce di un episodio avvenuto all’interno di un istituto superiore cittadino: «In questi ultimi giorni – racconta - a scuola si è parlato molto di quello che è successo ed alcuni professori ci stimolano sempre di più alla riflessione. A me fortunatamente sono capitate soltanto esperienze indirette: l’anno passato un mio ex compagno di classe è stato sospeso per aver avuto comportamenti scorretti nei confronti di un altro alunno affetto da sindrome di Down; più che altro lo costringeva a portargli cibo, patatine ed altre cose da casa, finchè non sono stati finalmente presi provvedimenti.

Penso quindi anch’io che maggiori controlli non guasterebbero, e forse in certi casi anche la presenza di telecamere, magari proprio all’interno delle scuole, sarebbe d’aiuto; sarebbe certo un deterrente per coloro che agiscono in un certo modo solo per sentirsi più forti degli altri ed in più contribuirebbe a far rispettare maggiormente il divieto di fumo».

Altri invece non hanno mai vissuto esperienze simili: «Nella scuola che frequento non è mai successo niente del genere – afferma Sadifi Ayoub – anche se trovo molto brutti gesti come quelli di cui abbiamo avuto notizia nei giorni scorsi, sicuramente in tali casi è necessario fare denuncia o rivolgersi a presidi e professori».

Molti hanno quindi la sensazione che la situazione a Pistoia sia tutto sommato tranquilla: «Non mi pare sia mai capitato niente in questa zona – asserisce Francesca Romiti - e perciò penso che non siano necessari ulteriori controlli da parte delle forze dell’ordine, anche se poi sono dell’idea che, in generale, tra i miei coetanei oggi ci sia a volte troppa libertà ed allo stesso tempo troppo poco rispetto degli altri». Così anche Letizia Begliomini: «A quanto ne sappia nell’istituto cui sono iscritta non è mai accaduto nessun episodio di bullismo negli ultimi anni… Chi si comporta male è spesso un’ eccezione, lo fa perché magari ha problemi a sua volta».