Pistoia, 18 novembre 2009 - Aiuto, è arrivato il multiplex. Molto, troppo vicino. Un mostro di cinema fatto di 14 sale, più un immenso centro commerciale Coop, più un attrezzatissimo centro fitness della Virgin, atterrato a Capezzana, provincia di Prato ma a due passi da Pistoia. "Preoccupati? Ebbè, un po’ è inevitabile...", sospira Gloria Germani, responsabile della programmazione del Lux di corso Gramsci.

 

Nessuno lo dice chiaramente, nemmeno lei, ma la paura è presto detta: che quella fenomenale calamita commerciale, sorta a nemmeno 20 chilometri da qui, attragga clienti su clienti in men che non si dica. Succhiando presenze (e denaro) alle sale cittadine. Che ora si preparano alla battaglia puntando soprattutto su una risorsa: film di qualità contro l’omologazione dei sempre più aggressivi cinema multisala. Oddio, a dire il vero anche il Lux rientrerebbe nella categoria multisala, ma mica vorrete paragonare i 14 maxi-schermi sorti subito oltre confine con le tre sale della storica struttura cittadina?

 

"Quando nel ’98 rilevammo il vecchio Lux - racconta la Germani - fummo quasi pionieristici, decidendo di presentare più offerte all’interno dello stesso cinema. E in effetti, per cinque anni ci siamo tolti delle grandi soddisfazioni. Poi l’avvento di multiplex ancora più grandi, l’ampliarsi dell’offerta televisiva e l’inflazione dei dvd allegati a quotidiani e riviste hanno iniziato a crearci i primi problemi...".

 

"E comunque, non credo molto all’imminente esodo dei nostri clienti - dice Luca Barni, gestore del Globo di via dei Buti - perché è vero che Prato è vicina, ma mica è proprio qui a due passi". Anche Barni è fra quelli che pensano che la concorrenza dei colossi si possa vincere (o quantomeno sopportare) puntando su una programmazione intelligente. Non è un caso che proprio nel suo cinema inizi ad essere proiettato, a partire da questo pomeriggio, quel 'New Moon' - storia di amore e vampiri made in Usa - che si annuncia come il vero fenomeno cinematografico del momento.

 

E così, folle di adolescenti sono prontissime a prendere d’assalto galleria e platea. Un’iniezione di fiducia che davvero non fa male. "E che devo dire? New Moon è un successo annunciato. E fenomeni del genere fanno bene al cinema", sorride Barni. "Dando speranza anche a noi piccoli...". E non importa che di pellicole così - cosiddetti film cult - non ce ne siano in giro poi molti. "Non importa - dice lui - perché il nostro obiettivo è comunque quello di offrire un’ampia varietà di pellicole di qualità, magari meno commerciali di New Moon, ma capaci di richiamare in sala quella fascia di spettatori che vanno oltre i trent’anni e che io considero un po’ fuori target per gli stracitati multiplex".

 

Che la formula magica stia molto (o quasi tutto) nella parola 'qualità' lo spiega in modo convinto anche Gloria Germani. Che infatti ci tiene a sottolineare come il suo Lux occupi la programmazione della terza sala con film d’essai, ossia pellicole d’autore riservate ai cinefili più incalliti. "E poi abbiamo capito che i clienti over, quelli un po’ più in su con gli anni, amano tantissimo venire al cinema nel pomeriggio. Noi cerchiamo di accontentarli e loro ci ripagano con la loro presenza". Piccole, grandi strategie per sopravvivere ai giganti. Dopotutto, anche al cinema non finisce quasi sempre con l’happy end?