Pistoia, 29 settembre 2009 - «Quello che volevo? Dimostrare la mia femminilità e far capire che le donne soldato possono fare qualsiasi cosa con decoro. Sfilare? Lo faccio da quando avevo 13 anni anche se poi ho scelto di intraprendere la carriera militare». Bella da essere stata eletta «Miss Vip» l’altra sera alla discoteca Pineta di Milano Marittima, Veronica Mastrullo è anche intrepida. Da essere primo caporal maggiore nel 183°reggimento paracadutisti «Nembo» di Pistoia.

Una donna di oggi, sposata con Calogero, collega, anche lui di stanza a Pistoia. «Viviamo in una bella villetta a schiera col gatto», racconta Veronica entrata nell’Esercito per scelta a 17 anni.
A chi rivolge il primo pensiero da miss?
«All’Esercito Italiano con riconoscenza. Anche mio padre Donato è militare, musicista nella banda dell’Esercito. In onore mio ha scritto una marcia che porta il mio nome. Con mio marito anche mio fratello Dario è parà, stessa caserma. Per me stare qui è stare in famiglia. Il grazie più grande va all’Esercito che mi ha dato l’autorizzazione di partecipare a questo concorso».
Dagli anfibi ai tacchi a spillo...
«Da sette anni sono paracadutista, ho fatto venti lanci. E sui tacchi a spillo cammino molto bene».
Era lì quando c’è stato l’attentato a Kabul?
«Ero col contingente italiano in Afghanistan. Ma non a Kabul. E’ stata una missione breve ma intensa: altro non posso dire. Per tutti noi quel che è accaduto è una grande sofferenza. Oggi come mai sono onorata ancora di più nel portare questo basco amaranto. Ho partecipato anche ad altre tre missioni: in Kossovo nel 2004, in Sudan nel 2005 e in Libano nel 2007».
 

Che necessità ha di esibirsi in pubblico?
«Per fare cose diverse dalla routine militare. Per dire alla gente, anche se è brutto, che la vita va avanti. Il concorso l’ho vinto per caso, non credevo mi chiamassero. Ci ho voluto provare. Sfogliando la rivista Vip ho letto che cercavano una miss che rappresentasse il settimanale e tra tante hanno votato me. Tutto qui».
Cosa le piace della notorietà?
«Ho parenti anche in Puglia, così mi possono vedere anche loro, che non sento da una vita. So che non mi perderò nei meandri della notorietà. La carriera militare forma molto caratterialmente e fisicamente. Grazie all’Esercito mi si sono aperti nuovi orizzonti. Qui le donne sono molto tutelate, si va tranquillamente anche in maternità. Non ci possiamo lamentare».
Non sarà per farsi vedere da uno zio in Puglia che partecipa a un concorso di bellezza...
«Ho iniziato rappresentando il mese di aprile nel calendario dell’Esercito 2007, poi mi hanno chiamata a varie trasmissioni. Sono stata la prima donna paracadutista a far parte di quel calendario e per me è stato un onore».
Veronica: parà o modella?
«Sono due mondi completamente diversi: finchè riuscirò andrò avanti con tutt’e due. Di sicuro rimarrò coi piedi per terra, qui, tra i miei commilitoni e il mio comandante: tutti sono orgogliosi di me».