Cimiteri comunali, ora si cambia

Nuovo affidamento dopo i tanti problemi e le proteste. Gli ex gestori "multati" cinque volte

Cimiteri comunali, foto di archivio (FotoCastellani)

Cimiteri comunali, foto di archivio (FotoCastellani)

Pistoia, 20 ottobre 2014 - SARÀ l’associazione temporanea di imprese composta dalla «Coeso Evv Onlus» di Empoli e la cooperativa «Samarcanda» di Firenze ad assumere la gestione dei cimiteri comunali di Pistoia dopo la rescissione consensuale del contratto fra l’amministrazione e «Manutencoop» e «Cagi». «Coeso» e »Samarcanda» erano infatti arrivate seconde al bando di gara del luglio 2012 e il loro subentro era previsto dal regolamento.  Un bando che ebbe un esito piuttosto infelice, visto che da allora i gestori hanno collezionato cinque penali per violazioni contrattuali per un totale di 14mila e 200 euro. 

I PROBLEMI erano noti da tempo: ne ha discusso anche il Consiglio comunale. A più riprese si è parlato di incuria e inadempimenti di servizi previsti dal contratto. Adesso, il Comune ha posto fine alla gestione con una determina del dirigente ai lavori pubblici, Maria Teresa Carosella, dopo l’accoglimento di una richiesta delle stesse aziende.

INTANTO, sul fronte cimiteri, registriamo una nuova segnalazione da parte di una nostra lettrice: «Avrei voluto sistemare una manciata di breccino, insomma qualche sassolino, sulla tomba di mio marito, sepolto al cimitero della Vergine. Però mi è stato intimato di non farlo, per non rischiare multe che potrebbero essere molto salate». Una segnalazione che va ad aggungersi alle numerosissime proteste arrivate in redazione nei mesi scorsi per ribadire l’incuria dei cimiteri, ma anche una poco accurata manutenzione. 

IL TEMA dei cimiteri tocca sempre da vicino la sensibilità delle persone, che si sono sempre rivolte ai giornali per esternare i loro disagi. Sono state proprio le denunce alle redazioni a far partire l’indagine della Guardia di Finanza, sezione di polizia giudiziaria, sul presunto traffico di lapidi e arredi funebri usati che vede tra i reati ipotizzati anche la soppressione e la distruzione di cadaveri.  Un’indagine lunga e complessa che si è addentrata in un tema emotivamente delicato, come quello della devozione per i defunti, raccogliendo gli sfoghi e il dolore di chi si è ritrovato davanti ad una tomba definitivamente vuota e senza riuscire a sapere, talvolta, che fine aveva fatto il proprio caro. L’avviso di conclusione indagini, come si ricorderà, ha raggiunto le dodici persone indagate (tra pubblici ufficiali e operatori cimiteriali) nei giorni scorsi. 

ALLA SCADENZA dei termini di legge, che prevedono il deposito di memorie oppure la richiesta di interrogatori, il magistrato inquirente, sostituto procuratore Fabio Di Vizio, potrebbe chiedere per tutti il rinvio a giudizio e quindi si attende la fissazione dell’udienza preliminare.  Il tribunale di Pistoia potrebbe essere quindi il triste teatro dove le persone potrebbero essere chiamate a rivivere quei momenti così dolorosi e per cercare di capire come tutto questo sia potuto succedere.