Bomba: ecco tutte le operazioni / FOTO e VIDEO

Saranno tutti militari del secondo reggimento Genio Pontieri di Piacenza ad occuparsi del despolettamento. Poi l'ordigno verrà portato al campo di volo

La bomba pronta per saltare (foto Gabriele Acerboni/FotoCastellani)

La bomba pronta per saltare (foto Gabriele Acerboni/FotoCastellani)

Pistoia, 31 luglio 2016 - Saranno solo cinque le persone che rimarranno intorno alla bomba una volta completata l’evacuazione degli oltre 19mila postoiesi e saranno tutti militari del secondo reggimento Genio Pontieri di Piacenza: il caponucleo, primo maresciallo luogotenente Antonio Pinto, il sergente maggiore Gianfranco Barraco, il caporal maggiore capo scelto Giuseppe Dimitri, il caporal maggiore capo Luigi Di Lallo e il caporal maggiore scelto Biagio Palmieri. 

Le operazioni di evacuazione procedono regolarmente, senza particolari intoppi. La "zona rossa" mostra una Pistoia decisamente insolita, deserta salvo gli addetti ai lavori.

È iniziato poco dopo le 11.30 il despolettamento della bomba d'aereo. Fino al termine dell'attività il traffico ferroviario in transito da e per Pistoia è stato bloccato

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A occuparsi della rimozione della spoletta della bomba inglese da 250 libbre sarà il caponucleo Pinto, il più esperto del gruppo, che in caso di bisogno chiederà l’ausilio del vice Barraco. «L’ordigno – spiega il capitano Pietro Pace, responsabile delle operazioni – è dotato soltanto di una spoletta ‘di coda’ che è stata danneggiata dalla benna della scavatrice al momento della scoperta. Le operazioni di dispolettamento dovranno essere fatte sul posto, non esistono sistemi in remoto in una situazione come questa. Gli altri tre militari resteranno a distanza di sicurezza, pronti a intervenire in caso di bisogno. Il tempo massimo per portare a termine l’operazione è di novanta minuti: questo è il limite entro cui il livello di attenzione del nostro personale è massimo».

«Non è mai successo – prosegue il capitano Pace – che l’arco temporale non sia stato sufficiente all’operazione di despolettamento, ma comunque è bene che le persone sappiano che attività di questo genere non possono andare avanti a oltranza. Poi, una volta resa innocuo l’ordigno lo trasporteremo a bordo di un mezzo dell’esercito fino alla zona del campo di volo, dove verrà interrato e fatto brillare. Lungo il percorso il nostro mezzo sarà scortato in via precauzionale da un’ambulanza, un’autobotte dei vigili del fuoco e dalle forze dell’ordine». «Il nostro reggimento – conclude Pace – ha la sua area di competenza nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Grosseto, Lucca, Massa, Pisa, Pistoia, Siena e Livorno. Operazioni di questo genere capitano un paio di volte all’anno»