Una mostra sui bombardamenti che colpirono la città

Alla San Giorgio, da martedì 26 a sabato 30 luglio

Una bomba

Una bomba

Pistoia, 23 luglio 2016 - Sono 5 i bombardamenti subiti da Pistoia tra l'ottobre del 1943 e maggio 1944. Il ritrovamento della bomba in via Pratese, nei giorni scorsi, durante lavori di scavo e successivamente l'organizzazione dell'operazione per rimuoverla in sicurezza, hanno acceso i riflettori su quanto accaduto a Pistoia durante la Seconda guerra mondiale, avvenimenti ancora vivi nella memoria collettiva. Per conoscere meglio cosa accadde in quel periodo, l'Istituto storico della Resistenza ha promosso una iniziativa, accolta dall'Amministrazione, per allestire la mostra “Cupe Vampe” nei locali della biblioteca San Giorgio.

Si tratta di 10 pannelli con immagini, testi e mappe che spiegano cosa avvenne in quei tragici 8 mesi. La mostra sarà aperta a tutti da martedì 26 luglio a

lle 17 fino a sabato 30 luglio, durante gli orari di apertura della biblioteca. Domenica 31 luglio la rassegna sarà riservata solo alle persone che verranno ospitate nella San Giorgio, scelta come “area sociale”, e dunque aperta eccezionalmente per accogliere quella fascia di popolazione più fragile, come anziani e bambini, che dovranno lasciare la propria abitazione per uscire dall'area di evacuazione. Si ricorda infatti che per disinnescare l'ordigno in sicurezza il secondo reggimento Genio Pontieri di Piacenza ha richiesto l’evacuazione di un’area dal raggio di 1,6 km dal punto del ritrovamento dell’ordigno. Anche per allietare l’attesa delle persone che saranno ospitate nell’area sociale allestita alla San Giorgio, l’Istituto storico promuoverà per quella mattina alcune iniziative per approfondire le vicende storiche che, a distanza di oltre 70 anni, hanno portato oggi a dover gestire una simile situazione.

Qualche cenno storico. I 5 bombardamenti su Pistoia furono eseguiti dagli Alleati (inglesi e americani) in particolare per colpire tre obiettivi: le linee di comunicazione (ferrovia e ponti), l'ex campo di volo (allora c'era un aeroporto militare) e il sito industriale della San Giorgio (poi AnsaldoBreda, oggi Hitachi) la cui produzione, in quegli anni, era stata convertita a produzione bellica, come accadeva per tutte le fabbriche durante il periodo della guerra. A Pistoia il bombardamento più massiccio, che causò numerosi morti, fu il primo, quello del 24 ottobre 1943 dove morirono 157 persone. In quel tragico avvenimento fu colpito il centro cittadino. I successivi bombardamenti si concentrarono invece sulla collina, la zona della Vergine e le aree limitrofe (fino a comprendere anche una parte di via Vecchia Pratese e la zona di Sant'Agostino).