Venerdì 19 Aprile 2024

Sangue: servono mille donatori in più

L'appello dell'Asl 3 e delle associazioni

Donatori

Donatori

Pistoia, 30 gennaio 2015 - Servirebbero 1.000 donatori in più nella Provincia di Pistoia da aggiungere ai 5.000 che nel corso del 2014, con la loro solidarietà, e quindi donando regolarmente, non hanno fatto mancare a tanti pazienti questa importante risorsa, che non può essere prodotta artificialmente. L’appello è rivolto ai potenziali donatori (qualunque persona in buona salute di età compresa tra i 18 e i 65 anni che pesi più di 50 chili) dalla ASL3 e dalle Associazioni di Volontariato attive per la donazione del sangue. Igli Zannerini e Daniela Gorgeri, rispettivamente presidenti di Avis e Fratres, spiegano che il bisogno di sangue è in continuo aumento: serve per i trapianti, per curare le leucemie, per poter effettuare interventi chirurgici sempre più complessi, serve nelle sale parto, negli incidenti per trattare con successo i traumi più gravi, per offrire concrete speranze di cura e guarigione ad un gran numero di persone”.

“Ogni anno la richiesta di sangue aumenta del 5%”, -evidenzia la dottoressa Daniela Rafanelli, che dirige la Unità Operativa di Immunoematologia e i centri trasfusionali aziendali- e, con una sola donazione, che viene effettuata in pochi minuti con personale specializzato, vengono raccolti 450 millilitri di sangue, pari ad una unità di sangue dalla quale possiamo poi ricavare globuli rossi, plasma e piastrine che possono aiutare almeno tre pazienti”. Il sangue, una volta raccolto in uno dei cinque centri della AUSL3 (i due centri trasfusionali degli Ospedali di Pistoia e Pescia, il centro di raccolta presso il presidio di San Marcello, quello presso “La Pineta” di Monsummano e infine il centro di raccolta presso la sede della Croce Rossa Italiana di Quarrata) è principalmente destinato ai reparti ospedalieri e ai pazienti che devono svolgere la terapia trasfusionale ambulatoriale; se necessario è reso disponibile anche per gli altri ospedali della Toscana.

L’anno scorso, nonostante la chiusura per alcuni mesi del centro di raccolta sangue presso la CRI di Quarrata, sono state raccolte 5975 unità di sangue intero e 2894 di plasma. “Riusciamo per il momento a soddisfare il fabbisogno del nostro territorio ma stiamo cedendo meno sangue agli altri centri trasfusionali della Regione, -fa sapere la dottoressa Rafanelli – e per questo sarebbe necessario incrementare il numero delle donazioni per un miglior contributo all’autosufficienza regionale”. Il sangue, raccolto in specifiche sacche nei centri di raccolta è trasportato, con un apposito mezzo al Centro Sangue dell’Ospedale San Jacopo, per essere separato nei singoli componenti: globuli rossi, che trasportano ossigeno a tutti gli organi vitali, piastrine, che servono per favorire l’arresto delle emorragie e plasma, contenente sia albumina e fattori della coagulazione utilizzati in clinica, sia anticorpi, utili alla produzione dei vaccini.

“Il sangue ricordano Zannerini e Gorgeri- può essere donato in qualsiasi giorno dell’anno e una volta effettuato il prelievo, il donatore, ha diritto ad una giornata retribuita non lavorativa, anche se sarebbe in grado di svolgere le sue attività quotidiane abituali. Gli uomini possono donare quattro volte l’anno, le donne in età fertile due. Le persone che donano sono sottoposte a visita medica e al prelievo di sangue per esami di laboratorio e ciò consente loro di avere un controllo attento e periodico dello stato di salute”.