Tubature Publiacqua in amianto: «Nessun allarmismo ma neanche leggerezza»

Perunatracittà cita un ricercatore dell'Oms:«Se la tubatura è nuova il rischio è minimo. Ma se c'è erosione occorre evitare esposizioni a questa sostanza». Interviene sul tema anche il sindaco di Livorno

La candidata sindaco Ginevra Lombardi. (Foto Castellani)

La candidata sindaco Ginevra Lombardi. (Foto Castellani)

Pistoia, 23 ottobre 2014 - «Se la tubatura è nuova il rischio è minimo. Ma se comincia un po’ di erosione, e con il tempo è naturale che questo avvenga, occorre evitare esposizioni a questa sostanza». Replica a Publiacqua, con le dichiarazioni di Roberto Bertolini, capo ricercatore dell’Oms (osservatorio mondiale della sanità), Perunaltracitta guidata da Ornella De Zordo che due giorni fa è intervenuta, dopo la denuncia pubblica dell’ex assessore all’ambiente del Comune, Ginevra Lombardi, sui chilometri di tubature in amianto ancora presenti nella piana. Il gestore, infatti, aveva assicurato l’assenza di pericolosità della fibra ingerita per la salute.

«Suggeriamo quindi ai vertici di Publiacqua, se davvero credono a ciò che scrivono di organizzare una bella cena a base di amianto. Nessun allarmismo, ma nessuna leggerezza sull’amianto. Si destinino i milioni di euro necessari alla sostituzione delle tubature invece che ai soci della Spa controllata da Acea. D’accordo che Acea è quotata in borsa, ma l’acqua è prima di tutto un bene comune e un servizio pubblico locale. Non scherziamo. Si tratta di un investimento necessario che si ripagherà progressivamente nel tempo. Non sarà finanziariamente attrattivo, ma non si può giocare o scegliere tra finanza e salute».

Intanto proprio da Pistoia Publiacqua aveva annunciato l’obiettivo di eliminare le tubature in questo materiale. Interventi costosi (si parla di circa 200 milioni di euro) che prevedono il coinvolgimento di ditte specializzate, una bonifica che comporterà diversi anni. Sulla questione è intervenuto anche il sindaco di Livorno Filippo Nogarin (in ballo per la presidenza dell’Autorità idrica toscana): «Sono pronto a chiedere quali e quante analisi sono state prodotte? E se sono state effettuate, dove sono i risultati? Mentre se non sono state effettuate, per quale motivo non si sono fatte?».

M.M.