2008-05-19
di MAURIZIO INNOCENTI
JANIS PORZINGIS, lo zar, è stata un'altra delle scommesse vinte dai dirigenti biancorossi. Dopo una stagione tribolata a Livorno, Porzingis aveva bisogno di un riscatto che Pistoia gli ha servito su un piatto d'argento e che lui ha saputo cogliere al volo. Carattere in apparenza introverso, quasi glaciale, Porzingis (nella foto) è invece una persona disponibile, dai modi educati e mai sopra le righe. E' uno a cui non fa difetto il lavoro, capace di rimanere ore a tirare a canestro mosso dalla sua grande voglia di migliorare e di arrivare. Condizionato all'inizio da alcuni problemi fisici, Porzingis si è piano piano messo in luce dimostrando, nei playoff, di essere un giocatore vero, di quelli che nei momenti importanti ci sono sempre. Lui, però, non ama le luci della ribalta, non è nel suo carattere, l'importante è la squadra, il gruppo. Della sua esperienza a Pistoia, Porzingis è molto soddisfatto. «Mi sono trovato benissimo a Pistoia — dice — e la cosa più bella e importante di questa squadra è stato il gruppo degli italiani. Sono stati loro il vero valore aggiunto e noi stranieri non abbiamo avuto difficoltà ad inserirci e calarci nella mentalità della squadra». Porzingis si è trovato bene a Pistoia e la società è soddisfatta del suo rendimento. Ci sono tutti gli ingredienti per far sì che questo matrimonio possa continuare. La volontà delle parti, società e giocatore, è sicuramente quella di provare a trovare un accordo visto che Porzingis è stato uno fra i migliori comunitari del campionato e visto anche che ha dimostrato di essere un giocatore su cui poter fare affidamento. L'operazione non è delle più facili, perchè Porzingis ha già molte richieste da parte di squadre europee ed italiane anche di categoria superiore. Per dirla in altri termini, Janis, è appetito da diverse formazioni di A/1 e il richiamo della massima serie è sempre un qualcosa a cui è difficile resistere. «L'ipotesi di rimanere a Pistoia anche la prossima stagione — afferma l'ala lettone — mi sembra che possa essere possibile. Certo molto dipenderà dalle richieste che arriveranno e da ciò che deciderà di fare la società. Non nascondo che se dovesse arrivare un'offerta importante da una società di A/1, la prenderei in considerazione, ma questo non significa che non rimarrei volentieri a Pistoia. Sono stato bene con tutti, dirigenti, tecnici, compagni di squadra e tifosi e quindi non ci esistono difficoltà. La Toscana, poi, mi piace moltissimo e penso che sia il posto migliore in assoluto dove poter vivere».