Milano, addio del sindaco Pisapia "Non mi ricandido. Dopo di me né Berlusconi né Salvini"

Il sindaco esclude una sua possibile partecipazione alla Coalizione sociale del segretario della Fiom Landini: "Deve eliminare le vecchie mummie della sinistra"

Giuliano Pisapia, sindaco di Milano (Imagoeconomica)

Giuliano Pisapia, sindaco di Milano (Imagoeconomica)

Milano, 30 marzo 2015 - Giuliano Pisapia non si candiderà per il secondo mandato come sindaco di Milano. "Ho sempre detto fin dalle Primarie che avrei fatto un solo mandato. L'ho annunciato ufficialmente ora - ha spiegato alla trasmissione 'Otto e mezzo' - perché dirlo durante Expo sarebbe stato un disastro per la città, avrebbe creato fibrillazioni, né potevo farlo poco prima del 25 aprile perché a Milano ci saranno le manifestazioni del 70esimo della Liberazione con la presidenza della Repubblica". "Dopo Expo - ha aggiunto - sarebbe stata una follia politica perché non avrei dato tempo alla mia coalizione di organizzarsi". Pisapia ha comunque assicurato che il suo impegno politico continuerà. 

Sull'esperienza di primo cittadino, Pisapia ha spiegato che "fare il sindaco ha momenti bellissimi", citando come esempi gli incontri con i bambini e gli studenti o nelle periferie "senza scorta", ma "è anche difficilissimo, qualunque scelta si faccia ci sono sempre degli scontenti, ma non è stata la stanchezza a farmi prendere questa decisione". Quanto ai rapporti con renzi, Pisapia ha detto di non averlo sentito, ma ha ammesso che in generale "forse col Governo qualche problemino c'è stato".

Quanto ai successori, Pisapia esclude sia Berlusconi che Salvini: "Non credo che Berlusconi si candiderà. Su Salvini, la coalizione di centro-destra non potrà mai a pensare a Salvini come leader".

Alla domanda su Landini, Pisapia parla di grandissima stima, "ma deve slegarsi - sottolinea - dall'ambiguità di rappresentare il cambiamento del sindacato o il cambiamento della politica. Se non vuole fare un assemblaggio di piccole fazioni ma rilanciare un progetto nuovo, ora deve eliminare le vecchie mummie della sinistra". Il sindaco ha pure escluso una sua possibile partecipazione alla Coalizione sociale del segretario della Fiom.

Pisapia si è poi soffermato sull'Italicum, che ha ricevuto l'ok dell'assemblea del Pd. "Cambierei un solo punto - ha detto - ed è quello dei nominati. Con questa legge il 50-60% dei parlamentari sarebbero nominati dall'alto e non dagli elettori. Questo andrebbe modificato".