«Profughi, concordare subito centri di accoglienza»

Il prefetto di Pisa, Attilio Visconti, scrive ai sindaci dei Comuni

Il prefetto di Pisa, Attilio Visconti

Il prefetto di Pisa, Attilio Visconti

Pisa, 25 aprile 2015 - Il prefetto di Pisa, Attilio Visconti, ha inviato una lettera a tutti i sindaci della provincia per chiedere «leale collaborazione istituzionale» nell’accoglienza dei migranti. Un fatto arrivato dopo una riunione tra tutte le prefetture toscane dalla quale è emerso che «la provincia di Pisa è risultata essere, in Toscana, quella che, al momento, registra il minor numero di persone accolte». «Nel corso dell’incontro - ha scritto Visconti ai sindaci - è stato fatto riferimento a quanto emerso durante la riunione della Commissione Senato, dove si è parlato di 5.000 possibili migranti a settimana, di cui 500 destinati alla nostra Regione. La conferma di tali previsioni significherebbe dover approntare in Toscana centri per accogliere 2.000 persone al mese».

Per questo ha spiegato il prefetto d’ora in poi la prefettura fiorentina «non provvederà più a contattare preventivamente le singole prefetture toscane per acquisire le disponibilità provinciali e inviare, conseguentemente, sul territorio il numero di stranieri concordato, bensì, procederà solo a comunicare il riparto provinciale sulla base del criterio della popolazione residente». Da qui la possibilità che ogni singola provincia «potrà essere improvvisamente coinvolta dall’arrivo di un contingente di stranieri cui non corrisponde un’effettiva disponibilità alloggiativa» ed è quindi necessario «sviluppare congiuntamente un virtuoso sistema dell’accoglienza diffusa» procedendo «all’individuazione di una struttura di accoglienza di alleggerimento ove, con carattere della temporaneità, accogliere i migranti in attesa della loro distribuzione sul territorio qualora in questa provincia dovessero essere inviati un numero non corrispondente alla disponibilità alloggiativa del momento».

La prefettura a questo proposito ha già avviato contatti con i Comuni di Pisa, Cascina e San Giuliano Terme «che, per la loro contiguità territoriale, consentiranno una più facile gestione sia logistica che assistenziale della struttura temporanea, il tutto con carattere della provvisorietà per consentire il più rapido inserimento degli ospitati» ma, ha concluso Visconti, «è auspicabile che tale struttura sia individuata dall’amministrazione locale per evitare che questo ufficio debba procedere con lo strumento della requisizione» pur rassicurando gli enti locali che l’eventualità di adottare «provvedimenti d’urgenza per garantire l’accoglienza sarà rispettoso del principio dell’accoglienza diffusa».