Pisa, 16 dicembre 2014 - Incapace di intendere e di volere e dunque non imputabile: questo il verdetto dei peritii della procura e della difesa in merito a Fabrizio Fruzzetti, l'uomo che la sera del 28 luglio a Pisa uccise la madre a coltellate per una cena non gradita.
I periti sono stati ascoltati in corte d'assise durante il processo che vede imputato Fruzzetti di omicidio volontario e che è stato aggiornato al prossimo 12 gennaio. Fruzzetti, 55 anni, è attualmente recluso nell'ospedale psichiatrico di Montelupo Fiorentino e soffriva da anni di problemi psichiatrici ed era seguito anche dal centro di igiene mentale dell'Asl di Pisa che aveva inviato un suo terapeuta a somministrargli le medicine necessarie anche il giorno dell'omicidio.
L'uomo accoltellò alla gola la madre Cesira Antonioli, 88 anni, durante una lite avvenuta in cucina perché aveva preparato le ali di pollo e non le cosce come aveva chiesto il figlio. Dopo avere ucciso la donna, Fruzzetti andò a dormire e solo il mattino seguente al risveglio avvertì i carabinieri.