Tasi, slitta la delibera: "Meglio aspettare a pagare"

Aliquota al 3,3 per mille. Provvedimento ai primi di giugno, ampiate le detrazioni

Preoccupazione per il pagamento dell'Imu

Preoccupazione per il pagamento dell'Imu

Pisa, 27 maggio 2015 - La Tasi? Per ora è meglio non pagare. Non che qualcuno abbia voglia di precipitarsi a saldare le tasse comunali, ma nel caso è bene aspettare qualche giorno. L’invito viene direttamente dall’assessore alle finanze, Andrea Serfogli, ma è bene spiegare come stanno le cose. Stiamo parlando della Tasi, l’imposta che grava su abitazione principale e immobili strumentali, che può essere pagata dal 1° giugno e la cui scadenza resta fissata (prima rata) al 16 del prossimo mese.

Succede questo: nel 2014 l’aliquota era al 3,3 per mille con detrazioni decrescenti in base al valore della rendita catastale e altri sconti a partire dal secondo figlio convivente nel nucleo familiare. Nel bilancio di previsione del Comune approvato a dicembre si ipotizzava un’aliquota al 2,5 per mille senza detrazioni, ma il consiglio comunale ha poi approvato un ordine del giorno che impegna l’amministrazione, in linea con quanto previsto dalla legge di stabilità, a tornare alle condizioni dell’anno scorso. E questo indirizzo è stato fatto proprio dall’amministrazione ma tecnicamente sarà impossibile adottare la delibera che fissa il ritorno alla precedente aliquota entro il 31 maggio (data prevista per l’adozione di questo provvedimento) anche per la concomitante campagna elettorale e il rallentamento delle attività amministrative.

Una bozza di delibera e di nuovo regolamento sono stati già predisposti, ma per essere esecutivi devono passare prima in commisione bilancio e poi in consiglio comunale. «Contiamo di farlo nei prossimi giorni, alle prime riunioni utili. Ma nel frattempo conviene aspettare a versare la Tasi per non dover fare poi conteggi più complessi: al momento attuale infatti – spiega l’assessore Serfogli – i calcoli andrebbero eseguiti con l’aliquota al 2,5 per mille per poi rivedere il tutto al momento del conguaglio (cioé entro il 1° dicembre) con le nuove aliquote. Chi attende invece la delibera definitiva ai primi di giugno potrà versare subito con le aliquote corrette». Nel pacchetto di prossima approvazione si annuncia peraltro una buone notizia: l’estensione degli sgravi a partire dal primo figlio (non solo dal secondo) e altri sconti se nel nucleo familiare sono presenti disabili. Resta inteso che la scadenza della prima rata è al 16 giugno e il saldo entro il 1° dicembre (come per l’Imu). Continuano intanto i controlli a tappeto per contrastare l’evasione dei tributi locali. Nel mirino i passi carrabili (per eliminare il fenomeno di quelli abusivi che non versano alcuna tassa) e le dichiarazioni Isee grazie alle quali è possibile ottenere sconti o esenzioni nelle rette di scuole e servizi comunali.

Guglielmo Vezzosi