Pisa Calcio, torna lo sponsor "Guardie di Città"

Da domani sui pantaloncini del Pisa ci sarà il marchio del noto istituto di vigilanza cittadino

Mariano Bizzarri Ollandini e, a destra, il presidente Giuseppe Corrado

Mariano Bizzarri Ollandini e, a destra, il presidente Giuseppe Corrado

Pisa, 24 febbraio 20137 - Un altro mattoncino è andato al suo posto. Una nuova tessera di quella «strategia di partnership tesa a fare del Pisa uno dei veicolo promozionale delle eccellenze imprenditoriali del territorio» per dirla con le parole del presidente Giuseppe Corrado. «Perchè noi – ribadisce il patron nerazzurro – non stiamo cercando sponsor o, peggio ancora, offerte ma intese e collaborazioni reciprocamente vantaggiose».

Per questo motivo da domani pomeriggio ad Ascoli sui pantaloncini del Pisa ci sarà il marchio delle «Guardie di Città», noto istituto di vigilanza cittadino, da sempre vicino alle eccellenze sportive cittadine, che torna a legare il proprio logo a quelle del club nerazzurro: «Ci eravamo separati più di un anno fa perché avevamo capito chiaramente, e prima di molti altri, che la precedente proprietà non era in grado di gestire la società, ma oggi il quadro è completamente mutato – sottolinea il presidente delle «Guardie di Città» Mariano Bizzarri -. Abbiamo deciso di riavvicinarci perché crediamo fermamente nelle capacità della famiglia Corrado e nel progetto che stanno portando avanti e perché vogliamo dare un messaggio alla città e agli altri imprenditori: dobbiamo accompagnare e sostenere il percorso che è partito due mesi fa, senza tentennamenti».

L'amministrazione comunale, per quanto di sua competenza, farà pienamente la sua parte: «Con il presidente ci vedremo la prossima settimana e cominceremo a sviscerare qualche questione aperta anche se mi risulta che il dialogo sia molto produttivo e intenso anche con il sindaco Filippeschi – ha detto l’assessore comunale allo sport Salvatore Sanzo -. Assicuro, comunque, fin da adesso la massima attenzione nei confronti della proposte che arriveranno dalla società: ci sono normative e procedure cui dobbiamo attenerci, ma ci adopereremo al massimo per agevolare e sostenere le proposte della società».

Il riferimento, ovviamente, è allo stadio e ai progetti di ristrutturazione annunciati dal presidente Corrado che vorrebbe farne un «gioiellino» da 18mila posti, tutti a sedere e coperti, e una struttura funzionante 365 giorni all’anno. Il patron nerazzurro è tornato sull’argomento anche per sgomberare il campo da ogni possibile equivoco: «Per noi Pisa era e rimane un progetto imprenditoriale legato al calcio, senza alcun interesse immobiliare – ha spiegato -. Se insistiamo molto sullo stadio è proprio perchè lo consideriamo un elemento centrale per quel progetto e per nessun’altra ragione. E le ragioni sono evidenti: lo stadio è la «casa» di una squadra di calcio e in tutte le società più moderne d’Europa assicura introiti equivalenti a circa il 30% delle entrate totali».

L’ultimo passaggio è dedicato ai tifosi, in particolare a quelli rimasti coinvolti nei cosiddetti «fatti di Empoli»: «Non li abbandoneremo e, in caso di torti, siamo pronti anche a sostenerli: prima, però, aspettiamo che arrivino tutti i provvedimenti e le relative motivazioni. Poi valuteremo il da farsi».