Orgoglio Gattuso, ''Alla fine il pari ci va pure stretto, meritavamo di più''

La soddisfazione di Lisuzzo: "Verona mai pericoloso''. E Montella reclama un rigore.

Pisa-Verona, un'azione del match (LaPresse)

Pisa-Verona, un'azione del match (LaPresse)

Pisa, 26 ottobre 2016 - «Un mezzo mircolo lo abbiamo fatto a giugno conquistando la promozione. Adesso stiamo provando a centrare il secondo, che è la salvezza, e se ci riusciamo, dopo saranno guai per chiunque verrà dopo di noi perchè tutti dovranno per forza fare il paragone con questo gruppo straordinario». Si chiama forza delle motivazioni la risposta di Rino Gattuso a chi gli chiede spiegazioni sul rendimento di una squadra, che priva del supporto della società, non finisce di stupire. Anche se per il tecnico calabrese si tratta soprattutto di «veleno, ossia di quell'ingrediente che non deve mai mancare perchè – spiega – è quello che ci permette di fare risultato contro avversari anche molto più forti di noi». L'impostazione tattica viene dopo, per mister Gattuso. Almeno a parole, ovviamente, perchè in campo il tecnico nerazzurro ha dato vita ad una vera e propria partita a scacchi con il tecnico del Verona Pecchia: «Il nostro assetto? Abbiamo semplicemente rispettato un avversario che era più forte di noi e lo ha dimostrato anche se, alla resa dei conti, forse meritavamo pure qualcosa in più rispetto al pari».

Ha avuto coraggio, comunque, l'allenatore di casa. Lasciando fuori Lazzari, il centrocampista con più qualità fra quelli che ha a disposizione. Guai, però, parlare di scelta tecnica: «Non ha giocato dall'inizio perché era reduce da un problema muscolare e non volevo correre rischi inutili. Le sue qualità, comunque, non sono in discussione – spiega -: anche stavolta ha dimostrato di saper giocare a calcio». Discorso simile anche per quel che concerne la sostituzione di Mannini: «Non mi ha chiesto il cambio, ma sapevo che aveva un problema muscolare e quando l'ho visto fermarsi ho preferito evitare guai peggiori dato che in mezzo al campo abbiamo già diversi problemi: oltre agli infortunati di lungo corso, infatti sotto osservazione c'è anche Di Tacchio che è alle prese con una contrattura muscolare». Il nuovo acquisto Mudingayi, sicuramente, è una risorsa in più «ma non carichiamolo di troppe aspettative – mette le mani avanti Gattuso -: sia lui che Gatto sono reduci da una lunga inattività e hanno bisogno di un programma ad hoc per recuperarli e averli nelle migliori condizioni».

Soddisfatto anche «Il Sindaco» Lisuzzo: «Come potrei non esserlo? Abbiamo giocato contro una corazzata, costata 24 milioni di euro, e costruita per ritornare subito in serie A – dice -. Eppure, traversa di Pazzini a parte, non abbiamo corso alcun rischio e invece, abbiamo costruito almeno cinque nitide palle gol». Alla fine, dunque, il difensore mastica pure un pizzico d'amaro perchè «noi siamo stati più pericolosi di loro e sono convinto che alla fine pure il Verona abbiamo temuto davvero di perderla». Montella, invece, prima recita il “mea culpa” per l'errore in apertura - «con un pizzico di freddezza in più, avrei potuto scartare il portiere e segnare a porta vuota» - e poi reclama un rigore: «Non so se il difensore abbia preso anche la palla, ma sono certo di aver preso una gran scarpata in faccia: su questo proprio non ci sono dubbi».