"Giampaolo addio e Dana non ha rispettato i patti. L'amministratore lo nomini il sindaco"

Britaly replica con una lettera al vetriolo all'uscita di scena dell'imprenditore rappresentante della cordata di Dubai

PROTAGONISTI L’ex patron del Pisa, Leonardo Covarelli e, sopra, l’attuale presidente, Fabio Petroni

PROTAGONISTI L’ex patron del Pisa, Leonardo Covarelli e, sopra, l’attuale presidente, Fabio Petroni

Pisa 19 agosto 2016.  Dopo il passo indietro di Pablo Dana dalla trattativa per rilevare il Pisa, arriva a stretto giro di posta la replica di Britaly post, la società proprietaria di Carrara holding. "Prendiamo atto - dicono da Britaly - che il noto banchiere Pablo Dana, dopo aver creato un grande risalto mediatico mediante diverse conferenze stampa, selfie, Twitter e post di pranzi pantagruelici con colleghi mediorientali, ha deciso di interrompere unilateralmente le trattative per l’acquisto del Pisa dimostrando di non rispettare, né nella forma né nella sostanza, i termini di una seria trattativa per l’acquisto di un club di Lega B con la storia del Pisa".

Dall'attuale proprietà non perdono poi occasione per rincarare la dose. "Non abbiamo mai nutrito alcuna fiducia - dicono - per offerenti che non indicano la data di pagamento e che rifiutano, nonostante l’esplicita richiesta, un incontro de visu, non ce ne sorprendiamo. Ricordando tuttavia che quando a gennaio entrammo nel Pisa, in Lega Pro, ci comportammo in modo ben diverso facciamo presente che, per quanto ci riguarda la trattativa con il banchiere di Dubai, se mai iniziata, è da considerarsi definitivamente conclusa".

Da Britaly, come già fatto nell'ultimo comunicato di mercoledì scorso, tornano a esprimere tutta la propria preoccupazione per il clima che si respira in città in questi giorni che sarebbe stata la principale causa delle dimissioni di Antonio Giampaolo, il professionista nominato appena la settimana scorsa come amministratore unico della società. "Si è dimesso - spiegano da Britaly - per i rischi occorsi alla propria ed altrui incolumità il 17 agosto. Giampaolo nei pochi atti compiuti ha dimostrato grande equilibrio, formuliamo con umiltà e senso responsabilità una proposta nel tentativo di salvare la B nel breve tempo che rimane a disposizione e nell’attesa che si materializzi l’auspicabile modifica degli assetti proprietari".

La società che fa capo a Fabio Petroni rilancia così provando a passare l'intera patata bollente nelle mani del sindaco e dei tifosi. "Noi - dicono - non abbiamo da nascondere contratti con procuratori e con sponsor, ogni atto di gestione fino ad oggi compiuto ha un nome ed un cognome, chiediamo quindi ai tifosi ed al sindaco di indicare entro domenica pomeriggio un professionista, non coinvolto con chi ha gestito la società negli ultimi due anni che assuma il ruolo di amministratore unico del Pisa, nella serenità che il controllo esercitato dal sindaco unico Antonio Moretti assicura la piena conformità della situazione societaria alle normative vigenti, e gestisca la società partendo dai 5 punti prioritari: definire con Guido Cecinelli entro le 13 di lunedì  il team delle 8-10 persone, molte già in forza alla società, che la gestiranno; proporre entro  lunedì 22 agosto un contratto all’allenatore che verrà indicato dal nuovo amministratore designato da tifosi e sindaco; completare entro il 31 agosto la rosa della prima squadra con gli acquisti e le cessioni in parte già avviati; dare il massimo impulso ai lavori dello stadio che inizieranno il 22 agosto e richiedere le necessarie deroghe per giocare il prima possibile all’Arena Garibaldi; valutare, eventualmente modificare, il lavoro predisposto per il settore giovanile".

"Siamo consapevoli - concludono - che quella indicata è una strada che impone una rilevante assunzione di responsabilità, tra l’altro percorribile solo grazie al fatto che l’iscrizione in B consente una gestione in equilibrio economico, ma la riteniamo l’unica immediatamente percorribile per non compromettere il proficuo lavoro fin qui svolto".