La raccomandazione di Incocciati: Pisa avanti così, ma più cattiveria in zona gol

Intervista al doppio ex che ha conquistato una promozione in A sia in nerazzurro che con i bianconeri marchigiani. "La sfida del "Del Duca? Può succedere di tutto: i ragazzi di Gattuso segnano poco ma quelli di Aglietti incassano un po' troppo''

Incocciati contro Bruno Conti in uno scatto d'epoca

Incocciati contro Bruno Conti in uno scatto d'epoca

Pisa, giovedì 23 febbraio 2017 - «Il problema è che le conseguenze del passato recente rischiano di condizionare il presente e il futuro della stagione del Pisa: i ragazzi di Gattuso dall'inizio del girone di ritorno stanno facendo bene, ma potrebbe non bastare dato che incombe la penalizzazione. Per questo dico che serve un pizzico di cattiveria in più in area di rigore per vincere qualche partita in più». Parola di Beppe Incocciati, bomber nerazzurro fra il 1988 e il1990 nella squadra che, con Giannini in panchina, conquistò la serie A. Ma grande ex anche dell'Ascoli, protagonista della promozione nel massimo campionato ottenuta nel 1986 con Boskov in panchina. Quanto mancano a questo calcio personaggi come Anconetani e Rozzi, i suoi presidenti nelle esperienze in nerazzurro e bianconero?«Enormemente. Erano avanti trent'anni: oggi tutti i grandi club hanno team di osservatori sguinzagliati in giro a scovare giocatori, ma il primo vero talent scout è stato Romeo. E di Rozzi che vi devo dire? Nel '74 ha rifatto lo stadio “Del Duca” in novanta giorni» Continua a seguire il Pisa?«Da lontano ma con immenso affetto: sono un grande tifoso nerazzurro e sono felice che, finalmente, abbia trovato un po' di stabilità societaria, elemento fondamentale per poter lavorare bene ...». Quanto peseranno a fine campionato i problemi d'inizio stagione?«Tantissimo, anche perchè si sono prolungati per quasi tutto il girone d'andata. Ma spero non al punto da mettere a repentaglio la categoria: purtroppo, però, un mese intero di preparazione saltato alla lunga pesa. Inutile girarci attorno. Per non parlare della spaa di Damocle delle penalizzazioni causate dagli inadempimenti della precedente proprietà. La zavorra mi pare sia piuttosto pesante». Sul campo, però, le cose stanno migliorando.«E' vero: a gennaio hanno fatto delle buone cose sul mercato e qualche risultato sta arrivando visto che sono in serie positiva da cinque turni. Però mi lasci dire una cosa ...». Prego.«Il Pisa deve provare a fare qualcosina di più in fase realizzativa perché il ritmo a cui stanno procedendo in condizioni normali sarebbe più che sufficiente per salvarsi. Però, nella situazione specifica del Pisa, potrebbe anche non bastare e servirebbe provare a vincere qualche partita in più». Si riferisce al “rischio penalizzazione”? «Esatto. E' un timore non da poco per il Pisa, purtroppo ...». La sfida di Ascoli potrebbe essere l'occasione giusta?«Chissà. Loro hanno qualche punto in più del Pisa e nessuna spada di Damocle sulla testa per cui psicologicamente stanno un po' meglio. Però hanno il difetto opposto a quello dei nerazzurri: segnano abbastanza, recentemente anche con il giovane pisano Favilli, ma prendono qualche gol di troppo. Non fatemi fare pronostici, ma sono convinto che sarà una partita interessante».