Pisa non si piega, l’abbraccio dei tifosi. E una squadra di uomini veri

Il libro-evento in regalo con «La Nazione» racconta il ruolo della piazza per evitare il naufragio. La prefazione è di Rino Gattuso

La copertina del volume realizzato da La Nazione e Mds editore in regalo nei prossimi giorni con il nostro giornale

La copertina del volume realizzato da La Nazione e Mds editore in regalo nei prossimi giorni con il nostro giornale

PISA 15 gennaio 2017 - I romani scapparono da Pisa, più o meno come Schettino, cinque anni fa, abbandonò al suo destino la Costa Concordia davanti all’isola del Giglio. Fu la reazione di una ciurma di eroi e l’amore dei tifosi a impedire il naufragio del Pisa. Ad agosto la squadra era da «sola» a San Piero. Il suo allenatore ‘esiliato’ a Gallarate, il sostituto imposto dai romani, Gianluca Colonnello, incapace di gestire la situazione e attorno al campo di allenamento centinaia di innamorati, non solo lo zoccolo duro degli ultras (sempre presenti quando il Pisa ne ha bisogno), ma anche tanti uomini, donne, appassionati di calcio e pisani veri, a trasmettere calore a Mannini e compagni. A dimostrare, semmai ce ne fosse stato bisogno e una volta di più, che Pisa non è terra di conquista per nessuno e che Pisa non si piega davvero. Perché quado lo fa, come la sua Torre bellissima, diventa un’icona di bellezza ammirata in tutto il mondo.

E «Pisa non si piega» è anche il titolo del libro-evento che nei prossimi giorni sarà in edicola con La Nazione in abbinamento gratuito e racconterà la rivolta sociale dei pisani per difendere il progetto sportivo di Gattuso e la serie B meritatamente conquistata sul campo. Qualche settimana dopo quell’agosto torrido, anche emotivamente, «Pisa non si piega» diventerà uno slogan azzeccato per descrivere l’unità di una città nella difesa di un bene comune: la sua squadra di calcio, vilipesa da una società che aveva invece deciso di affondarla. Oggi quei sei mesi di passione, amore, rabbia, sconforto, angosce, speranze e paure sono stati raccolti in un instant book che La Nazione e Mds editore manderanno in edicola per testimoniare la battaglia giusta di una città intera. I giornalisti Tommaso Strambi, Gabriele Masiero e Andrea Valtriani hanno raccontato sei mesi di «trincea» dove si è consumata la rivoluzione dell’amore con una protesta partita dal basso, tanto pacifica quanto intransigente, che ha coinvolto anche i pisani più insospettabili, con la quale è stata sconfitta la prepotenza di chi, invece, a questa città non ha mai voluto bene, ma l’aveva scelta solo per ragioni di profitto.

«Pisa non si piega» ha svelato anche aneddoti inediti e risvolti privati di una vicenda che resterà per sempre nella storia sportiva di questa città. Raccontando, con il ritmo di un romanzo-thriller, una storia vera anche se spesso incredibile. «Pisa non si piega. Dalla resistenza alla liberazione. Sei mesi in trincea» è un libro imperdibile, con la prefazione di Rino Gattuso, dove i protagonisti sono il tecnico e la sua «ciurma» di eroi, i dipendenti del club, la famiglia Petroni e in suoi accoliti, gli uomini di affari e gli avventurieri che si sono avvicinati ai nerazzurri per cercare fortuna, i dirigenti vecchi e nuovi, ma anche e soprattutto i pisani. Sembra un romanzo. E invece è già un pezzo di storia. Non solo calcistica.