Vincenzo Taverniti, consigliere d'amministrazione del Pisa
Pisa, venerdì 5 agosto 2016 - Altroché mollare. Petroni e Taverniti sembrano proprio aver l'intenzione. Parlarci è impossibile: il primo perchè agli arresti domiciliari, il secondo in quanto costantemente irragiungibile. Però i fatti parlano comunque. E quelli che li riguardano raccontano, nono solo della richiesta di otto milioni di euro per cedere il Pisa, ma anche della convocazione dell'assemblea dei soci per il prossimo 13 agosto nello studio di un legale di Roma. La lettera, firmata dall'avvocato Taverniti, è arrivata in via ufficiale e formale stamattina a tutti i membri del consiglio d'amministrazione e al dottor Antonio Moretti, revisore unico del club nerazzurro. All'ordine del giorno la decadenza del consiglio d'amministrazione attualmente in carica, quello presieduto da Fabio Petroni, e la nomina di quello nuovo. Nelle intenzioni il nuovo presidente sarà Marco Calleri, noto agente di calciatori dello studio omonimo (che gestisce insieme al cugino Riccardo)e nipote dell'ex presidente di Lazio e Torino Gianmarco: si tratta del procuratore che due giorni fa ha rappresentato il Pisa alla presentazione dei calendari insieme al consigliere figlio del presidente Lorenzo Giorgio Petroni, al consigliere Giuseppe Tambone e a Giulio Gravina, amministratore delegato della Italpol, importante società di vigilanza privata con sede a Roma e fratello della prima moglie del presidente.
Non sono indiscrezioni, né voci di corridoio: è tutto scritto nero su bianco nella lettera di convocazione. “Si porta a conoscenza i signori soci – è scritto testualmente - che in merito al secondo punto all'ordine del giorno (nomina del nuovo organo amministrativo ndr) la società ha ricevuto la disponibilità dei dottori Marco Calleri, Lorenzo Giorgio Petroni e Giuseppe Tambone a ricoprire, rispettivamente, la carica di presidente, vicepresidente e consigliere”.