Racconti di generazioni. Domani, sabato 7, lo spettacolo di Lorenzo Garzella

Appuntamento alle 18.30 al centro congressi delle Benedettine. I grandi della letteratura e del cinema in dialogo con le "persone comuni sui'' grandi temi della vita.

Il regista Lorenzo Garzella

Il regista Lorenzo Garzella

Pisa, venerdi 6 ottobre 2017 - L'idea di felicità e quella di amore  visti con gli occhi del teenager e con quelli del pensionato, ma anche del professionista in carriera piuttosto che della casalinga. Oppure la famiglia e la frontiera guardata da da una metropoli o da un piccolo centro di campagna, il punto di vista sui concetti di gioco, memoria ed empatia in una città del Nord o in una del Sud Italia. E' un viaggio lungo tutto lo Stivale e “Oltre le generazioni” quello che presentano in questi giorni al centro congressi delle Benedettine, nell'ambito di Internet Festival, i ragazzi dell'Acquario della Memoria, l'associazione guidata dal regista Lorenzo Garzella, un progetto realizzato nell'ambito del Festival delle Generazioni e realizzato in collaborazione con la Federazione nazionale pensionati della Cisl.

Un percorso in tre tappe che parte con la videoinstallazione, visitabile tutti i giorni dalle 9 alle 18 fino a domenica, «.Sei città, trenta famiglie e duecento interviste per un grande mosaico dell'Italia che cambia a partire da dieci parole chiave – racconta Garzella -: dall'amore al lavoro, passando per le paure i sogni, dio, internet, le frontiere, il futuro, la felicità e la vita quotidiana». La seconda tappa, invece, si chiama “Racconti di Generazioni” ed è uno spettacolo, in programma domani, sabato 7 ottobre, alle 18.30 sempre alle Benedettine, dell'“Acquario della Memoria” insieme a Giuli Solano e Daniele Tarini de “I sacchi di sabbia”: un dialogo sui grandi temi fra i volti e le voci delle interviste raccolte e i giganti del cinema e della letteratura: da Eco a Calvino passando per Hornby, Ken Loach fino ad arrivare a Platone. L'ultima tappa, ma solo in ordine cronologico, si chiama “Capsula della Memoria”: «Ai visitatori della videoinstallazione o dello spettacolo chiederemo di lasciarci un appunto scritto o una breve registrazione vocale per dirci come immagineranno sé stessi e il mondo fra dieci anni: tutti questi pensieri, poi, saranno sigillati e sotterrati nel giardino delle “Officine Garibaldi”, che sarà inaugurato a fine ottobre. Nel 2027 li dissotterreremo e leggeremo».