Talenti toscani, Gianluca Magni si racconta

L'attore pisano in piena ascesa tra cinema e tv

Gianluca Magni con Giancarlo Giannini

Gianluca Magni con Giancarlo Giannini

Pisa, 23 febbraio 2017 - Gianluca Magni, dalla scuola del Piccolo di Milano, dove si è formato da ragazzo, agli stage internazionali; nella sua formazione anche lo studio da Susan Strasberg, all'Actor's Studio di New York

Come è nata la tua passione per la recitazione?

"La mia passione per la recitazione è nata dentro di me. Sin da ragazzino, guardavo i film western con John Waine e sognavo di fare l'attore. Per me, interpretare, è adrenalina allo stato puro. Mi elettrizza e mi rende felice".

Attore, sceneggiatore, presentatore, regista...cosa ti piace fare di più?

"Fare l'attore è la cosa che mi piace di più. Ma, ultimamente, mi piace anche il ruolo di regista, in quanto ti permette di creare un film dall'inizio alla fine. E' come se fosse un figlio quando vedi il film sullo schermo. Una sensazione straordinaria. Poi, facendo il regista, posso trasmettere il mio vissuto davanti alla macchina da presa".

A quale ruolo e a quale film ti senti più legato di quelli girati finora?

"Diciamo che i ruoli da uomo integerrimo mi rappresentano, non a caso ho fatto il Tenente Nikolay della polizia internazionale nella serie “Incantesimo” per la Rai, oppure l'ufficiale della Repubblica Sociale Italiana nel film “Senso 45”, per la regia di Tinto Brass. Ma un ruolo che mi ha affascinato e che mi ha permesso di scoprire il mio lato sentimentale è stato nel film “Come Lolita”, nel quale interpreto un uomo che si innamora di una ragazzina e che per lei lascia il lavoro e si fa sedurre e usare da Lolita. Un'esperienza molto formativa per me interpretare questo ruolo, per di più mi ha permesso di presentarmi in una veste nuova agli spettatori".

A breve uscirà il film "Come Lolita" dello spagnolo Jaime Garcia Ruiz girato a Pisa e il film di Rosario Errico " Prigioniero della mia liberta' " nei quali sei affiancato da attori di prim'ordine, a partire da Giancarlo Giannini (nel secondo film citato) Come è stato girare con tante eccellenze del cinema italiano e straniero?

"Il film “Come Lolita” partirà dall'estero, i primi paesi a distribuirlo saranno i paesi orientali, per poi arrivare in Europa e in Italia. Girare il film “Prigioniero della mia libertà” è stata un esperienza unica per me, in quanto lavorare a fianco di calibri del livello di Giancarlo Giannini, Jordi Molla, Marco Leonardi, non capita spesso. In questo film, diretto magistralmente da Rosario Errico, un regista che in futuro farà parlare molto di sé per la sua bravura, interpreto il ruolo del poliziotto che affianca Giancarlo Giannini in un indagine. E' un film molto bello e dinamico. Da vedere. Per l'uscita del film non posso pronunciarmi, perché sarà il regista Rosario Errico che annuncerà in prima persona la data di uscita della pellicola".

Il 10 marzo al Teatro Vertigo di Livorno uscirà anche l'anteprima di un altro film che ti vede nelle vesti di protagonista, del regista livornese Antonio Cristiano: " One leaf to the wind"...

"Sì. Il 10 marzo al teatro Vertigo a Livorno verrà proiettato un promo del film “One leaf to the wind” (Una foglia al vento). Il film tratta un argomento molto interessante e di forte attualità: il calcioscommesse con annesse vendite delle partite. Nel film io interpreto un criminale che compra e vende partite per conto di un organizzazione malavitosa. Sono un criminale molto psicologico e meno di azione, che alla fine farà qualcosa di inaspettato...Antonio Cristiano, il regista, ha scritto una bella sceneggiatura". Sei stato regista, oltre che attore, del cortometraggio "Oltre l'Orizzonte" e hai vinto il premio speciale per "generi mixati" al V Festival Media mix, concorso per cortometraggi, documentari, video arte, reportage e installazioni audiovisive nel (da inserire l'anno, che non ho trovato) . Adesso stai lavorando ad un'altra opera di genere thriller e hai anche altri progetti. Ci puoi anticipare qualcosa? "Il Premio Speciale che ho preso per il cortometraggio da me scritto, diretto e interpretato l'ho vinto nel 2011. Ho iniziato facendo due cortometraggi da regista, l'altro si intitola “Vita da escort”. I corti sono visibili su You Tube. Prossimamente girerò una commedia scritta e diretta da Daniele Corvi, che si intitola “L'altro sindaco”. Il film è prodotto da una giovane e promettente attrice che farà parte del cast dal nome Ami Codovini. Poi sto preparando, sempre con Ami Codovini, un film da me scritto, un thriller dal titolo “Sangue in chat”, un film molto attuale, visto che oggi si vive ormai in rete più che nella vita reale. Giulia Baroni, una giovane scrittrice, sta scrivendo il libro “Sangue in chat”.

Gianluca con quale regista e a fianco di quali attori ti piacerebbe lavorare?  

"Vorrei lavorare con Luc Besson, in quanto lo ritengo uno dei pochissimi registi che riesce nei suoi film a tratteggiarli con un animo europeo e, allo stesso tempo, a spettacolarizzarli come solo gli americani sanno fare. “Nikita” e “Leon”, film diretti da Besson, per me sono due autentici capolavori. Un attore che mi sono trovato benissimo e che aveva un umiltà unica è stato Nino Manfredi. Oggi, mi piacerebbe lavorare con Vittoria Puccini tra gli attori italiani e Kevin Spacey tra gli attori stranieri. Colgo l'occasione per ringraziare tutti i miei fan e i lettori de La Nazione". Viola Conti