Poesia, musica e solidarietà. Cattaneo ospite di Boscoborgo

Il conduttore di «ParoleNote» sarà protagonista al Giardino Scotto

Giancarlo Cattaneo

Giancarlo Cattaneo

Pisa, 1 luglio 2017 - Con le parole ci lavora ogni giorno. In radio. E le sue non sono solo parole, sono versi. Perché Giancarlo Cattaneo, napoletano di nascita, milanese d’adozione e innamorato dei colori e dei profumi della Provenza, è il conduttore (insieme a Maurizio Rossato) di ‘ParoleNote’ la fortunata trasmissione di Radio Capital dedicata ai grandi autori: da Neruda ed Eluard fino alle ‘nostre’ Alda Merini e Mariangela Gualtieri. Ma non si tratta solo di un programma radiofonico: ‘ParoleNote’ è diventato anche un cd, e un libro (uscito per i tipi Mondadori), con le poesie e i testi che hanno riscosso più favori e, in rete, vanta 56 mila like sulla pagina Facebook. Non solo. ‘ParoleNOte’ è anche live e il prossimo 16 luglio sarà al Giardino Scotto per una serata tutta poesie, musica e solidarietà. A ‘portare’ Cattaneo e Rossato al Giardino Scotto, infatti, sono le ragazze di Borgobosco che devolveranno l’intero ricavato della serata ad A.V.I.I.P. onlus di Pontedera, all’A.G.B.A.L.T. di Pisa e Dynamo Camp.

Giancarlo, che cos’è per te la poesia?

«Non mi reputo un grande appassionato di poesia; è ‘sentire’, tutto ciò che dà emozione e contribuisce a instaurare un rapporto empatico è ciò che muove il mio interesse. La poesia credo sia indefinibile e cito Alfred E. Hausman che disse: Io non so cosa sia la poesia ma la riconosco quando la sentò»

Come si sposa con la radio?

«Trovo che la sperimentazione sia la chiave di tutto: un programma come ‘ParoleNote’ permette finalmente di osare, di avvicinare il pubblico alla lettura senza restare schiavi di un intellettualismo rispettabile ma di ‘nicchia’. E’ per questo un progetto volutamente ‘pop’: cerchiamo di portare avanti un progetto nuovo che sposi il linguaggio radiofonico, che dia potere alla parola. Anche il live, un flusso di letture di testi di prosa e poesia, ha una ‘velocità’ tipica della radio, con l’aggiunta però delle immagini e della musica elettronica».

Come ti è venuta l’idea di portare la poesia in radio?

«L’idea è di Maurizio Rossato, regista di Fabio Volo su Radio Deejay, una sorta di mio alter ego: crepuscolare e intimista lui, più solare e uomo del Sud io. La passione muove sempre tutto: il progetto è nato con la creazione di un primo cd cui hanno preso parte molti attori noti italiani (Timi, Mastandrea, Santamaria) che hanno prestato la loro voce per la lettura dei testi, accompagnati da musica elettronica. E’ questo il binomio: musica e poesia, un nuovo dialogo. I proventi derivanti dalle vendite sono andati alla Fondazione Veronesi e da lì un’ascesa che ha portato a molte declinazioni: un altro cd, un libro edito dalla Mondadori Oscar bestseller (‘Parole dritte al cuore’) la trasmissione alla radio e infine lo spettacolo in giro per l’Italia».

Come ha conosciuto le ragazze di Boscoborgo?

«Hanno partecipato in massa a un recente live a Milano; sono caparbie, mi hanno atteso alla fine dello show per raccontarmi delle loro iniziative e mi sono prestato al loro servizio poiché credo, nel mio piccolo, di doverlo fare. Sento la loro passione, le forti motivazioni».

Perché hai accettato il loro invito?

«Per sfinimento… no scherzo. Credo che ciascuno di noi possa e debba fare qualcosa per aiutare chi è meno fortunato. Il mio ‘strumento’ è la voce e ho scelto di accettare il loro invito a registrare alcune fiabe tratte dal loro libro».

Ci sarà qualche sorpresa particolare?

«La sorpresa per noi è sempre la grande partecipazione del pubblico. Credo che ‘quelle di Boscoborgo’ abbiano in serbo alcune sorprese ma non mi è dato sapere…le vivremo insieme».