E la sigaretta dove la metto?

La città e, in particolare la sua area più frequentata, il centro storico non offrono, oltre alla strada e agli scarichi, molte alternative a quei fumatori che vogliano sfuggire alle multe

Fumo (Ansa)

Fumo (Ansa)

Pisa, 3 febbraio 2016 - Occhi  bassi o sguardo alto, cambia poco. A terra o sui muri, nelle strade del centro storico, sporcizia e sciatteria fanno ormai da atavico arredo. Gomme da masticare appiccicate su asfalto, marciapiedi e lastricati rinnovati in Corso Italia e piazza dei Cavalieri, sacchetti della spazzatura abbandonati in strada o dentro strabordanti gettacarte, mozziconi di sigarette infilati fra i sampietrini, dentro le grate delle caditoie o sparsi qua e là per tutte le vie. Un “paesaggio” quotidiano di incontrollabile e inarrestabile degrado che rosica pezzi di bellezza alla città, derubandola del suo decoro. "Lotta dura a chi sporca la città", giura l'amministrazione comunale che, da ieri, applica anche a Pisa la legge nazionale 221 del 28 dicembre 2015 e apre la guerra del mozzicone. Multe fino a 300 euro per chi getta per strada o negli scarichi delle fogne le sigarette, e da 30 a 150 per chi non usa i cestini per fazzoletti di carta, scontrini, gomme da masticare o volantini pubblicitari. Palazzo Gambacorti ha poi deciso anche per un giro di vite contro chi non raccoglie le deiezioni canine prevedendo non solo multe che vanno dai 50 ai 500 euro ma «controlli più stringenti».

Tutti i proventi di queste multe saranno destinati a pulire le fogne e per campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini. Il provvedimento viene accolto a Pisa fra gli applausi, ma non poche restano le perplessità. La città e, in particolare la sua area più frequentata, il centro storico non offrono, oltre alla strada e agli scarichi, molte alternative a quei fumatori che vogliano sfuggire alle multe. Sull'asse principale fra Corso Italia e Borgo, i cestini predisposti per accogliere anche le sigarette si incontrano di rado. Talora è necessario spengere la cicca sul cestino e poi infilarla assieme agli altri rifiuti, oppure usare i posaceneri dei dehors o arrivare all'extrema ratio: infilarla in tasca spenta. Sui Lungarni, dove il passeggio e i fumatori aumentano soprattutto d'estate, mancano gettacarte e posaceneri, come anche in piazza delle Vettovaglie, piazza dei Cavalieri e piazza Garibaldi regni della movida. E dove c'è l'alcol, si sa, ci sono anche i fumatori, ma non i posaceneri pubblici. L'idea di procurarsene uno portatile o da borsetta non sembra, fra l'altro, farsi strada tra i frequentatori della movida, gli stessi che urinano nei vicoli "perché mancano i bagni pubblici".

«Ogni anno – spiega Marco Redini della direzione Ambiente – mettiamo a bilancio 25 milioni di euro per l’igiene ambientale. Di questi 3,7 sono per la pulizia di strade e piazze di cui circa la metà sono finalizzati unicamente al centro storico. I costi per la pulizia sono molto alti, basti pensare che rimuovere una gomma dal marciapiede costa un euro, mentre pulire solo la galleria di viale Gramsci costa 3.800 euro ogni volta». Si attende di conoscere i primi report dopo l'entrata in vigore della nuova legge e le misure che l'amministrazione intenderà adottare per farla rispettare. L’inciviltà di pisani e ospiti passeggeri sarà davvero ridotta a colpi di multe? La stessa speranza circolava in città due anni fa, quando in corso Italia furono installati 23 cestini gettacarte costati 25mila euro. I cestini erano stati progettati dalla designer Alessandra Fulceri e dotati di tre vasche per la raccolta di carta; indifferenziato; plastica, vetro e alluminio. Costruiti in ghisa, i contenitori sono muniti anche di un posacenere. L’enormità della spesa fece gridare allo scandalo e ci fu chi suggerì che, con la stessa cifra e rinunciando al design, si sarebbe potuto acquistare un numero maggiore di cestini aumentandone la frequenza sulle strade. Poco è cambiato da allora.