Scuola, addio libri e banchi, è l’era digitale: compiti online e lezioni da casa

Molti istituti si trasformeranno in 2.0. Progetto per il lavoro

SCUOLA

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Pisa, 12 settembre 2014 - ADDIO libri e vecchi banchi. L’epoca delle cattedre e delle lezioni tradizionali è finita. Gli istituti sono 2.0 (con interazione elevata tra i siti e l’utente). Due gli esperimenti al liceo artistico Russoli. Lo racconta la preside, Gabriella Giuliani: «Abbiamo avuto un aumento di 3 classi su Pisa con un boom di iscrizioni in prima e alunni che arrivano anche in terza da altre scuole e c’è dunque un problema di spazi. Ma quest’anno partiranno le classi 2.0 (una seconda e una terza). Un progetto del ministero per fare didattica tramite informatica su piattaforma online di apprendimento. Anche l’arredamento, in questo caso, è diverso: ci sono tavoloni intorno a cui si siedono i ragazzi che si scambiano lezioni e possono lavorare da casa. Abbiamo poi il progetto Serena, per la sezione di Archiettura, in collaborazione con la Provincia e con fondi europei. Un collegamento con il mondo del lavoro e, in particolare, l’arredamento nautico».

In arrivo una tecnologia simile anche al Fascetti. Il dirigente scolastico, Fortunato Nardelli spiega: «Sono arrivati i finanziamenti per il 2.0, per attrezzare le aule con il collegamento internet, la fibra ottica e i videoproiettori. Tutta la scuola ha la piattaforma di strumentazione Google». L’Itc (il cui preside è sempre Nardelli) «è dotato di registro elettronico». Sugli organici: «Abbiamo avuto tante immissioni in ruolo anche nel sostegno. E per le supplenze mancano solo poche ore». Pochissime ore mancano anche al Buonarroti dove la dirigente, Mariangela Chiapparelli, riassume: «Abbiamo già i registri elettronici, ma per offrirli con maggior successo, contavamo sull’attivazione della fibra entro il 15 ma non sarà così: c’è un accordo fra Provincia, Università e Cnr. Ci sono già i pc nelle classi e abbiamo rinnovato i laboratori». Il boom: «Quest’anno abbiamo 10 classi, con un totale di 1060 studenti, 235 in più in 3 anni». Andrea Simonetti fa il quadro del liceo Dini e del Carducci: «L’organico è pressoché completo. Non ci sono situazioni gravose. Le strutture sono quasi a posto. In via Croce i lavori alla palestra non saranno terminati per l’inizio ma seguono il programma. Al Carducci usiamo già il registro elettronico». UN

PROBLEMA di spazio per l’istituto Santoni. Il professor Marco Salardi: «L’edificio che ospita la scuola inizia a essere stretto. Ho autorizzato una seconda prima per operatore del benessere e c’è ancora ancora disponibilità. E abbiamo una terza serale socio-sanitario». Una «penalizzazione» all’Itis. Odoardo Fontani: «Dovevamo avere 9 prime e l’amministrazione ce ne ha date 8. Avevamo chiesto una classe terza in più di informatici e non c’è stata concessa. Siamo in crescita. A questo istituto si iscrivono tanti ragazzi con certificazione di disabilità, per la possibilità di socializzazione e di percorsi individualizzati». La collaboratrice del preside del Fascetti, Giuseppina Beatrice, risponde che «il cantiere ancora in corso ha lasciato libero l’ingresso: la Provincia ha provveduto alla sistemazione nei tempi». Salvatore Caruso osserva sulla situazione del Matteotti e del Classico: «L’organico è a posto. E si sta definendo anche quello dei tecnici».