Casa di cura di San Rossore: scattano i licenziamenti

L'allarme lanciato dal sindacato Fp Cgil: "Diciannove lavoratori in esubero su un organico complessivo di 76"

In corsia (foto d'archivio)

In corsia (foto d'archivio)

Pisa, 31 luglio 2015 - Scattano i licenziamenti alla Casa di Cura di San Rossore. Sono 19 persone in esubero nella struttura del viale Cascine. A lanciare l'allarme è la Cgil Funzione pubblica: "Abbiamo ricevuto dalla Casa Di Cura la comunicazione dell’apertura della procedura di licenziamento collettivo, che interessa 19 lavoratori su un organico complessivo di 76. Le motivazione di tale decisione – prosegue il sindacato – è conseguente al mancato rinnovo della convenzione tra Auop e la stessa casa di cura per le attività chirurgiche e di ricovero generate dei medici della Aoup che hanno scelto di optare per l’intramoenia (che hanno scelto cioè di fare libera professione all’interno della propria azienda)".

"Siamo molto preoccupati per la sorte dei lavoratori e amareggiati di come i soggetti che hanno contribuito a questa decisione l’abbiano presa senza considerare le ricadute sociali. Le norme da anni prevedono che le Aziende pubbliche facciano rientrare questo tipo di attività all’interno delle mura aziendali e le convenzioni con soggetti privati, sono possibili solo in mancanza di spazi dedicati all’interno dell’Azienda pubblica".

E ancora: "Non ci risulta che la Aoup abbia creato percorsi e spazi dedicati all’attività chirurgica e di ricovero in libera professione né tanto meno ci risulta preparata alla gestione delle pratiche con le assicurazioni, dall’altra la convenzione con la Casa di Cura non comportava maggiori spese". Lunedì, 3 agosto, ci sarà un incontro con la casa di cura, cercheremo di ridimensionare le conseguenze di questa scelta, ma chiederemo anche un confronto con le istituzioni per far comprendere che questa presa di pozione ha un impatto importante sul piano sociale che nessuno a preso in considerazione".