Pisa, 28 ottobre 2011 -  Una ricerca condotta da un'equipe dell'Università di Pisa, ha rivelato che sono le donne e i giovani a risentire di più del disturbo post traumatico da stress a causa del terremoto de L'Aquila. Lo studio è stato diretto da Liliana Dell'Osso, docente di psichiatria dell'Università di Pisa, che ha collaborato anche con ricercatori americani autori di studi analoghi dopo l'attacco terroristico alle Torri gemelle.
 

 

''Dalle nostre rilevazioni - spiega Dell'Osso - emerge che le donne, in particolare se giovani anche se non esposte direttamente al trauma, sono le fasce che hanno risentito maggiormente gli effetti emotivi post-terremoto.
Analizzando contemporaneamente le variabili età, genere e livello di esposizione al sisma abbiamo riscontrato che l'età sembra giocare un ruolo significativo. In particolare, le donne giovani si sono dimostrate più vulnerabili al disturbo post traumatico da stress anche quando esposte indirettamente o in modo marginale al sisma. I fattori di rischio per la maggiore vulnerabilità femminile sono tuttora da chiarire, ma sembrano essere suggeriti da un lato da fattori psicopatologici come la maggiore predisposizione all'ansia, dall'altro sembrano avere un ruolo anche fattori socio-economici come la minore autonomia economica, il reddito e la scolarità''.

 

I sintomi del disturbo post-traumatico da stress sono: insonnia, il rivivere continuamente l'evento traumatico attraverso flashback, ricordi o incubi, il sentirsi emotivamente svuotati o continuamente in allerta. Depressione, irritabilità o scatti di rabbia sono altri segnali emotivi comuni. ''A 10 mesi dal sisma, su 452 studenti all'ultimo anno delle superiori che abbiamo intervistato - conclude Dell'Osso - circa la metà ha affermato di avere avuto un cambiamento di personalità dopo il terremoto''.