Rozzio mette in guardia: ''Vietato sottovalutare la Pro Piacenza''

Il difensore nerazzurro fa anche autocritica: ''Contro la Reggiana qualche errore di troppo in fase d'impostazione''

Paolo Rozzio va a saltare nell'area avversaria

Paolo Rozzio va a saltare nell'area avversaria

Pisa, giovedi 25 settembre 2014 - Assolutamente bandite presunzione e sottovalutazione degli avversari.  «Se vogliamo centrare il traguardo che ci siamo prefissati, l’umiltà e il massimo rispetto nei confronti di tutti gli avversari dovranno essere la costante di tutto il nostro campionato». Eccola qui la cifra del «Bragliapensiero» sintetizzata nelle parole di Paolo Rozzio, il difensore centrale che, proprio con l’impegno in allenamento, ha scavalcato diverse posizioni nelle gerarchie del tecnico maremmano finendo nell’undici titolare nelle ultime tre gare consecutive.

Dunque esclude il rischio di sottovalutare il fanalino di coda Pro Piacenza?

«Non credo proprio. Perché abbiamo un organico composto da gente intelligente che sa guardare la realtà dei fatti …»

Che cosa dicono?

«Che loro in realtà hanno conquistato sei punti e, dunque, senza la penalizzazione si troverebbero a metà classifica e non all’ultimo posto …».

Però sono reduci da tre sconfitte di fila.

«Motivo in più per stare accorti: ci aspetteranno con il coltello fra i denti perché per la Pro Piacenza è una partita assolutamente da non sbagliare. Detto questo, noi siamo consapevoli della nostra forza e qualità e andremo a Piacenza per cercare di conquistare l’intera posta in palio».

Contento del suo avvio di stagione?

«Molto. Il mister mi ha dato fiducia e penso di averlo ripagato con prestazioni all’altezza delle aspettative, anche se magari sabato con la Reggiana non tutto è filato per il verso giusto …».

A cosa si riferisce?

«A qualche errore di troppo in fase d’impostazione: con la difesa a tre Braglia chiede ai due centrali di destra e di sinistra di partecipare molto anche alla costruzione del gioco. Penso di essermela cavata egregiamente sia col Gubbio che a Savona, mentre con la Reggiana ho sbagliato un po’ più del dovuto».

Si aspettava di trovare spazio con questa continuità?

«Mi sono impegnato per questo, lavorando con molta determinazione in allenamento e cercando di farmi trovare pronto quando c’è stato bisogno di me, anche se quando hai davanti giocatori di grande qualità ed esperienza come Paci e Lisuzzo, ovviamente, riuscire a trovare spazio non è mai facile. D’altronde quando si punta alla vittoria del campionato è giusto che ci siano tante alternative per ogni ruolo».

E’ stato questo, ossia il «progetto serie B» a convincerla quest’estate a firmare con il Pisa per i prossimi tre anni?

«Indubbiamente è stata una delle componenti più importanti dato, fra l’altro, che a propormi una prospettiva del genere è stato uno dei direttori sportivi più importanti e competenti che ci siano in circolazione come Pino Vitale. E poi Pisa è una città bellissima per viverci e una piazza decisamente coinvolgente per fare calcio: sono più di due anni che sono qui e, quindi, ormai penso di poterlo dire a ragion veduta».