Route 2014: comincia la grande marcia verso l'incontro scout di San Rossore, 30mila attesi/ VIDEO

TUTTI I TWEET DELLA ROUTE Pisa pronta ad accogliere ragazze e ragazzi tra 16 e 21 anni dal 7 al 10 agosto. Ma intanto partono i campi collaterali in tutta Italia. In Toscana ospitati in 1600 in tutte le province ROUTE 2014, IL DIARIO DEI RAGAZZI SU LA NAZIONE / LA LETTERA DI ELEONORA: "PRONTI A CAMBIARE IL MONDO CON POSITIVITA'" / VIDEO: ECCO COME SI SVOLGE LA ROUTE / TUTTI I BLOG DEI GRUPPI / CAMMINIAMO INSIEME: IL LIVEBLOG / LE FOTO DELLE PRIME STRUTTURE CHE OSPITERANNO IL RADUNO

Un gruppo scout pronto per la Route di Pisa

Un gruppo scout pronto per la Route di Pisa

Pisa, 1 agosto 2014 - Al via la Route nazionale dell' Agesci: stamani oltre 30mila scout sono partiti a piedi per il loro cammino insieme: una condivisione che durerà cinque giorni prima del grande incontro al Parco di San Rossore in programma dal 6 al 10 agosto. Rover e scolte, ragazzi e ragazze dai 16 ai 21 anni, seguiranno 456 percorsi che attraverseranno l'Italia: 259 nell'area del nord, 127 in quella del centro e 70 nel sud e nelle isole per coprire l'intero territorio nazionale. 

Il grande incontro che porterà trentamila boy scout a San Rossore, provincia di Pisa, per quello che si delinea come uno degli appuntamenti più significativi dell'anno in Toscana. La grande tradizione scout dunque si fermerà per tre giorni nello splendido parco, dal 7 al 10 agosto. Ma le attività sono già cominciate. Sì perche gli scout di tutta Italia che partecipano alla Route, si incontrano da oggi fino a mercoledì 6 agosto in varie località d'Italia, prealentemente montane ma non solo. Inizieranno quindi i primi lavori della Route, il cui tema di quest'anno è il coraggio. E il simbolo di questa route, il logo della manifestazione, è un segnale di senso unico che va dritto verso il cuore. Il cuore che contraddistingue la grande opera degli scout in tutta Italia.

LA ROUTE IN RETE: Grande impatto in Rete della Route: Instagram e Twitter hanno profili dedicati (in entrambi i casi il nome utente è @routenazionale) ma non solo. C'è anche il sito internet (www.routenazionale.it) e la pagina Facebook. L'hashtag da utilizzare su Twitter è #routenazionale e sono già tanti coloro che scrivono. 

L'incontro della Route di San Rossore non riguarda tutti gli scout, ma soltanto quelli nella fascia d'età da 16 a 21 anni. Si tratta della branca Rover/Scolte. Quello di San Rossore è il suo terzo raduno nazionale. I precedenti sono stati in Piemonte nel 1975 (circa 4.500 partecipanti) e in Abruzzo nel 1986 (circa 14 mila partecipanti).

Dalle rispettive località dunque, il "fiume" di ragazze e ragazzi convoglierà su Pisa, con le infrastrutture della provincia che verranno messe alla prova. Nessuna paura comunque, sia perché le autorità hanno preparato nei minimi dettagli l'evento, sia perché saranno gli stessi scout a preoccuparsi che tutto fili liscio dal punto di vista organizzativo. La stessa Agesci (Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani), protagonista del grande evento, ha spiegato come si svolge in questi primi giorni: "Nei giorni precedenti al campo, gli scout percorreranno insieme strade in montagne, città e villaggi, incontrandosi e scambiandosi le proprie esperienze. In questa fase la Toscana ospiterà 84 gruppi da ogni zona d'Italia per un totale di 1.604 ragazzi che attraverseranno tutto il suo territorio percorrendo 26 differenti percorsi e scoprendo il meglio che la regione può offrire come storia, natura, religione e cultura".

LE PIANTINE SIMBOLO DELLA ROUTE - In occasione della Route nazionale Agesci, gli uffici del Parco, in collaborazione con i giovani che svolgono il servizio civile presso l’Ente, hanno sviluppato un progetto per rendere disponibili agli scout che parteciperanno all’evento un souvenir del tutto “naturale”: 2.300 piantine di pino domestico ottenute da pinoli raccolti nell’area protetta, saranno in vendita al prezzo di 5 euro presso lo stand che l’Ente Parco allestirà all’interno del campo, presso il quale saranno svolte attività di divulgazione e sensibilizzazione ambientale.

Distribuite in piccoli vasetti che, a differenza di quelli comuni, sono profondi 20 centimetri per preservare, garanzia dell’attecchimento, la lunga radice che già nel primo anno di vita il pino domestico sviluppa, le piantine provengono dal centro “La Piana” di Camporgiano, gestito dall’Unione dei comuni della Garfagnana, uno dei quattro vivai regionali. Con tale struttura specializzata l’Ente Parco ha da oltre un decennio un rapporto consolidato di collaborazione, grazie al quale ha potuto approvvigionarsi, per i rimboschimenti, di giovani esemplari di pino domestico, leccio e farnia ottenuti dal seme fornito dall’Ente Parco a garanzia di un migliore attecchimento in loco.