Caso Ragusa, scarcerato il supertestimone dell'accusa

Loris Gozi deve scontare una pena per furto: sarà affidato ai servizi sociali

Roberta Ragusa

Roberta Ragusa

Pisa, 8 giugno 2016 - E' uscito dal carcere "Don Bosco" di Pisa Loris Gozi, dopo una detenzione di alcuni mesi per una condanna definitiva in seguito a un furto commesso negli anni scorsi. Il giostraio, che deve scontare una pena di tre anni, concluderà la sua espiazione con l'affidamento in prova ai servizi sociali lavorando sia come giostraio presso un'azienda locale e effettuando servizi di volontariato. Gozi è considerato dall'accusa il supertestime del caso della scomparsa di Roberta Ragusa. Gozi  disse di aver visto per strada  Antonio Logli, il marito della donna scomparsa, in un orario in cui invece, l'uomo aveva detto di essere andato a dormire. Nel processo per l'omicidio della donna (il cui corpo, comunque, non è mai stato trovato) Logli è stato prosciolto dal giudice delle indagini preliminari, ma poi la Cassazione ha disposto un nuovo processo.

«Finalmente - ha commentato il suo legale, Antonio Cozza - il Tribunale di sorveglianza di Firenze ha accolto le nostre richieste e ha concesso la libertà a Gozi, il quale potrà ritornare alla sua vita e potrà riabbracciare la propria famiglia. Loris aveva già dato dimostrazione di avere cambiato stile di vita, anche con il coinvolgimento nel caso Ragusa, e lo stesso tribunale ha riconosciuto questa tesi. Adesso dovrà affrontare un percorso di reinserimento nella società e non vede l'ora di confermare questo suo nuovo stile di vita improntato al rispetto della legalità».