Caso Roberta Ragusa, via alla preliminare. Il pm: "Logli è un bugiardo patentato"

In corso a Pisa l'udienza preliminare. Ammesse le parti civili, non i due figli / SCELTE DIFFICILI PER ANTONIO E DANIELE LOGLI / LA FINE RIMANE UN MISTERO / IL 6 MARZO L'UDIENZA PRELIMINARE / IL RINVIO A GIUDIZIO / LE LETTERE AL MARITO / PRONTA LA RICHIESTA DEL PROCESSO / FOTOSTORY

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Pisa, 6 marzo 2015 - In tribunale a Pisa è iniziata l'udienza preliminare del caso di Roberta Ragusa (nella foto), la donna scomparsa da Gello di San Giuliano Terme nel gennaio del 2012. Il marito Antonio Logli, imputato, si è presentato di fronte al giudice intorno alle 9. Alle 10 lo stesso giudice ha accolto le istanze delle parti civili. Tra queste non figurano quelle dei due figli di Antonio e Roberta.

"Ci sono indizi gravi, precisi e concordanti: secondo noi Antonio Logli deve essere processato per omicidio volontario e distruzione di cadavere". Lo ha detto il procuratore facente funzione di Pisa, Antonio Giaconi, dopo aver lasciato l'aula nella quale si celebra l'udienza preliminare a carico del marito di Roberta Ragusa.

Antonio Logli "è un bugiardo patentato", ha detto Giaconi. "Logli portava avanti da molti anni una relazione clandestina con un'amante che era una persona intima della moglie e ciò dimostra la sua capacità di simulare e dire menzogne", ha detto Giaconi che ha illustrato il "quadro psicologico" nel quale sarebbe maturato il delitto. "L'imputato - ha spiegato il procuratore facente funzioni di Pisa - si è tolto di mezzo una persona scomoda nel momento in cui ha capito che una separazione gli avrebbe fatto perdere tutto: la casa coniugale, i soldi, i figli e forse anche il lavoro. È in questo contesto che è maturato l'omicidio e questo è quello che ho spiegato al gup".

"Ho terminato la mia requisitoria - ha proseguito Giaconi - e ora il sostituto procuratore Aldo Mantovani sta illustrando al giudice dell'udienza preliminare, Giuseppe Laghezza, gli indizi che abbiamo raccolto e che secondo noi giustificano pienamente la richiesta di rinvio a giudizio". Il gup, ha riferito Giaconi, ha già ammesso tutte le parti civili "e tra loro non ci sono i due figli di Logli, mentre sono state accolte le richieste dei parenti di Roberta Ragusa e dell'associazione Penelope che si occupa di persone scomparse". Giaconi ha infine spiegato che la difesa "non ha chiesto riti alternativi e dunque se l'imputato sarà rinviato a giudizio sarà giudicato in corte d'assise". Il difensore dell'imputato Roberto Cavani sarà affiancato da un altro legale, l'avvocato Saverio Sergimpietri del foro di Lucca.

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Roberta Ragusa