Rivoluzione Sat, Angius eletto presidente. Assemblea rovente per la nomina del Cda. L'addio di Cavallaro

Offensiva dei piccoli azionisti. E Filippeschi chiede garanzie a Corporacion. Il presidente uscente annuncia: "La mia revoca non era legittima"

L'assemblea dei soci Sat. Al centro Costantino Cavallaro e Gina Giani

L'assemblea dei soci Sat. Al centro Costantino Cavallaro e Gina Giani

Pisa, 31 luglio 2014 - ALLA FINE il gigante ha schiacciato il topolino. E’ Paolo Angius il nuovo presidente di Sat, la società che gestisce l’aeroporto «Galilei» di Pisa. Angius, che è il vicepresidente dell’Aeroporto di Trapani, è uomo di fiducia di Corporacion America che a sorpresa ieri ha espresso la sua nomina. Solo dieci i voti contrari alla sua elezione; astenuti i soci pubblici (fra i quali Comune e Provincia). Un segnale chiaro, che indica la mancata convergenza di minoranza e maggioranza su un unico nome. Gina Giani confermata ad di Sat.

NESSUN testa a testa finale, quindi, fra i due pisani in pole position per l’incarico, Stefano Bottai (entrato nel Cda in quota Corporacion) e Pierfrancesco Pacini (nel Cda per la minoranza), nomi di garanzia per gli interessi del territorio. Graditi e stimati dagli argentini, i due manager sono stati ritenuti da Corporacion troppo «locali». Roberto Naldi, presidente di Corporacion America Italia, ha spiegato le ragioni di una scelta ricaduta sulla figura di Angius: «E’ un uomo di grande esperienza e professionalità e in grado di ricoprire quella funzione meno localistica e più tecnica preparatoria alla fusione». L’obiettivo dichiarato di Corporacion America è arrivare alla fusione fra Sat e Adf entro la fine dell’anno: «Ora voltiamo pagina — ha detto Naldi —, ma per continuare nel piano di sviluppo di Sat. A ottobre presenteremo il masterplan ed entro la fine dell’anno vorremmo operare la fusione. Vedremo cosa decideranno gli altri soci (per questa operazione non basta la sola maggioranza, ma servono i due terzi dei voti degli azionisti ndr), altrimenti non resta altro che la holding, ma sarebbe un peccato e un errore di chi si oppone alla fusione». Il numero uno di Corporacion risponde poi alle richieste dei piccoli azionisti, del presidente della Provincia Andrea Pieroni e del sindaco Filippeschi. Quest’ultimo durante l’assemblea dei soci ha chiesto apertamente «la conferma dei contenuti della variante al Pit e il rispetto del piano di sviluppo aeroportuale di Sat». Naldi così risponde: «Noi siamo imprenditori e interpreteremo tutte le istanze sollevate dai soci creando un progetto equilibrato. Il Piano di integrazione è la base del futuro. La vocazione intercontinentale e low cost di Pisa non si discute. E neppure quella internazionale e non low cost né intercontinentale di Firenze». Con queste parole, Corporacion sembra tranquilizzare gli animi infuocati dei piccoli azionisti che ieri, all’inizio dell’assemblea, avevano giocato la carta dell’ostruzionismo in nome della trasparenza. 

LA SEDUTA è stata sospesa per circa mezzora per eseguire le verifiche richieste da una lettera che il presidente dei piccoli azionisti, Gianni Conzadori, aveva consegnato poco prima dell’insediamento al presidente uscente di Sat Costantino Cavallaro. Nella missiva si adombravano irregolarità nella compilazione delle liste dei consiglieri del Cda. Secondo i piccoli azionisti quattro dei nomi espressi da Corporacion non risultavano compatibili con la nomina nel Cda di Sat perché già presenti nel cda di Adf (considerata in competizione con Sat), in palese violazione con un art. 2390 sul divieto di concorrenza. Dopo le verifiche, l’ad Gina Giani, ha sottolineato l’inesistenza di questo presupposto e della concorrenza fra i due scali, accendendo però il dibattito con Cavallaro e Naldi. «Il problema esiste ed era già stato sollevato nel passato Cda — ha tuonato il presidente di Sat —. Non nascondiamoci dietro a un dito. In Sat c’erano contemporaneamente anche consiglieri di Adf quando ancora si parlava di integrazione. Ma nessuno ha più detto nulla». Molti poi, durante l’assemblea, gli interventi del Comitato dei piccoli azionisti e di altri azionisti come Riccardo Buscemi e Diego Petrucci, consiglieri comunali, che hanno chiesto rassicurazioni sugli investimenti per Sat. Applausi, alla fine, per il nuovo Cda in cui siederanno: Paolo Angius, Gina Giani, Martin Eurnekian, Roberto Naldi, Ana Schirinian, Stefano Bottai, Vasco Galgani, Cosimo Bracci Torsi, Pierfrancesco Pacini, Francesco Barachini, Angela Nobile. Ieri, dopo le nuove nomine, la prima seduta del nuovo Cda. Previste indennità da 500 euro a seduta più i rimborsi.

DÀ L’ADDIO a Sat dopo otto anni fra gli applausi e gli encomi di tutti. L’avvocato Costantino Cavallaro lascia la presidenza di Sat su revoca richiesta da Corporacion America e approvata dall’assemblea dei soci di ieri mattina. Il suo commiato dal «Galilei» è quello di un padre affettuoso che saluta un figlio amato lasciandogli la libertà del suo futuro e delle sue scelte. «Dal primo giorno in Sat, otto anni fa, ho ritenuto di rappresentare la mia cittadinanza e i pisani che amano la loro terra. Con i dipendenti fino all’ultimo impiegato ho sempre parlato da padre o da fratello maggiore o da consulente affettuoso. Ecco, questa umanità non deve mancare, anzi deve esserci anche in una Spa come è Sat». «E’ sicuro — ha continuato Cavallaro —, che questo era un gioiello in cui il pubblico ha dimostrato a un privato di saperlo gestire anche meglio di un privato. Ringrazio tutti i collaboratori, dagli uomini sulle rampe d’estate e d’inverno alle segretarie fino agli addetti ai chek-in e alla sicurezza. Salvo piccole incrinature con i sindacati, veramente piccole, c’era fra tutti la consapevolezza che questa è una cosa pubblica, di tutti e si lavorava al bene comune. La Torre pendente e l’Aeroporto sono i fiori all’occhiello di questa amabile città. E’ stato Piergiorgio Ballini a inventare la storia di Sat porta della Toscana. Negli ultimi cinque mesi, tutto è stato svilito a una storia di campanili, ma questa è una porta reale e dentro c’è tutta la Toscana». Un ultimo ricordo, poi, per i soci storici di Sat: «Nuti, Madonna e D’Angiolo hanno partecipato a creare questa grandezza di Sat, senza mai bussare alla porta di nessuno». Piovono applausi sulle parole del presidente Cavallaro e l’encomio di Naldi, Filippeschi, Petrucci, Buscemi.

E POI la doccia fredda, annunciata con compostezza da Cavallaro, come per non attirarsi i riflettori addosso nel giorno in cui Sat è comunque protagonista: «Mi riservo di procedere a tutela dei miei interessi dopo la revoca del mandato». Cavallaro potrebbe chiedere il risarcimento dei danni a Corporacion perché, spiega a microfoni spenti: «La revoca non era legittima. Farò tutti gli accertamenti di carattere legislativo. Questa azione è una mia scelta personale». E Naldi risponde: «E’ nel suo diritto poterlo dire, non so se lo è poterlo fare».