Bottigliate e seggiolate fra la gente. E la rissa continua sui lungarni

Notte di paura in centro: un presidio fisso e stop ai minimarket

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Pisa, 24 luglio 2015 - A un certo punto, la piazza cambia volto e arriva la rissa. Con i turisti e i cittadini ancora nei locali. Prima la movida, poi, la situazione degenera ed esplode il caos nel giro di pochi minuti. Così, come racconta una testimone, «un gruppo di tunisini ha iniziato a prendersi a bottigliate e seggiolate». I cocci sparsi per terra e uno dei litiganti ferito alla testa con il sangue che esce dal sopracciglio e finisce, anche questo, sul pavimento di uno dei posti più belli di Pisa, le Vettovaglie. Qualche grida e le persone spaventate che chiamano i soccorsi e le forze dell’ordine. «Sarà un regolamento di conti per il mercato della droga», spiega con una certa rassegnazione chi frequenta la zona. La paura, poi le sirene delle ambulanze e dei carabinieri riportano la tranquillità. E’ l’una circa fra mercoledì e giovedì. Ma, non passano nemmeno trenta minuti, che ricomincia la confusione.

Stavolta, però, protagonisti sono i lungarni. E sono gli stessi personaggi a proseguire la rissa cominciata poco prima, essendosi spostati di qualche metro. «Ero più o meno davanti a piazza della Berlina – racconta una donna – e le bottigliate, in questo secondo caso, sono volate non solo fra di loro: i cocci hanno raggiunto anche alcuni cittadini che stavano frescheggiando sulle spallette».

Una notte di paura, l’ennesima per una piazza a due facce, che ora, però, si confondono. «Perché, pur avendo iniziato a organizzare iniziative, non si riescono ad eliminare questi fenomeni. E’ come se ogni tanto dicessero che qui è territorio loro – racconta Maria Grazia Ghelardoni presidente di Vivi la piazza – Non bastano gli spettacoli e la musica, purtroppo, che pure servono a far vivere il quartiere. Qui ci vuole un piano per la sicurezza con un impegno fisso di controllo utilizzando anche l’esercito di ‘strade sicure’. E poi, basta minimarket». «Purtroppo – prosegue – gran parte dello spaccio si muove anche intorno a locali che vendono alcol. Bisognerebbe provare una chiusura momentanea di queste attività».

Non solo Vettovaglie. Poche sere fa, infatti, in un vicolo di via San Martino, «sono stati alcuni romeni a picchiarsi – rammenta una signora – Anche in quel caso sono intervenuti gli uomini dell’Arma». «Eppure il quartiere è presidiato proprio dall’esercito di ‘strade sicure’ - commenta ancora Ghelardoni – il problema è che ci si limita al corso principale, ma si dovrebbero considerare anche i vicoli dove si spostano spaccio e delinquenza. Spero che si affronti al più presto questa situazione in modo sistematico».