Danza al teatro Verdi, ecco gli spettacoli più interessanti

Intervista al direttore artistico Silvano Patacca

Pisa, 26 novembre 2015 - Focus sulla rassegna di danza 2016 al Teatro Verdi con il direttore artistico del cartellone, Silvano Patacca. Dodici gli spettacoli scelti a cui seguirà una grande festa dove venti scuole di ballo di Pisa e provincia, coordinate dal coreografo Walter Matteini, allestiranno una serata dedicata a 'Angeli e Demoni' nel mito di Faust. Un'occasione per il 'vivaio' dei piccoli danzatori pisani che il Teatro, dopo il successo dello scorso anno, vuole trasformare in un appuntamento tradizionale. Prima di questo evento, previsto per domenica 5 giugno alle 17, alcune tra le più importanti compagnie italiane e straniere si esibiranno sul palcoscenico del 'Verdi' portandoci le novità più originali in fatto di danza. A individuare gli spettacoli più interessanti, seguendo le compagnie una ad una nei loro progetti fino ai risultati finali è stato, come sempre, Silvano Patacca, amante della danza già da bambino e grande esperto del settore anche se non ha mai calcato i palcoscenici. ­

Silvano, come sceglie ogni anno le serate di danza da presentarci?

Individuo una serie di titoli e di compagnie, poi, dopo aver visionato gli spettacoli, cerco il filo rosso che li può unire. A volte, quando non mi soddisfano, cambio i titoli in cartellone, non senza qualche acceso confronto con i coreografi. Naturalmente c'è un giudizio di qualità alla base delle mie scelte, ma più che come programmatore io mi pongo sempre come spettatore. Un'opera può farmi emozionare o arrabbiare, ma non deve mai farmi annoiare". ­

Quest'anno ha definito il fil rouge come un percorso danzato tra musica, letteratura e cinema.... "Sì, diciamo che questa è una delle interpretazioni possibili. Ma il fil rouge potrebbe anche essere dedicato alle grandi figure femminili, da 'La bella addormentata', con cui iniziamo la rassegna il 6 gennaio, a Tosca; da Anna Karenina a Carmen. Oppure si può trovare un percorso nei grandi miti. Oltre ai personaggi appena citati abbiamo Hitchcock e poi Mel Gibson, che ha ispirato 'The man ­ the passion of the Christ' previsto, come è comprensibile, per il 24 marzo, durante la Settimana Santa che precede la Pasqua. Da notare che in questo spettacolo il Cristo è impersonato da un danzatore nero. Non c'è dubbio che questa scelta renda l'opera ancora più attuale e di grande impatto emotivo". ­

Qual è l'allestimento che personalmente le è piaciuto di più?

"Aterballetto, che avremo l'11 febbraio, è quello che senz'altro mi ha emozionato in maniera particolare. Soprattutto il primo dei tre titoli in programma, 'Lego', che ho trovato eccezionale. Nella scenografia ci sono una serie di proiezioni e io, di solito, sono piuttosto perplesso sull'uso di questo mezzo. Infatti succede che spesso ciò che è proiettato non ha alcuna attinenza con quello che stanno facendo i danzatori, come quando un truccatore ha fatto un lavoro pessimo e per migliorarlo mette i brillantini dappertutto. Invece le proiezioni di 'Lego' sono danzanti come i danzatori stessi. Difficilmente si riesce a distinguere il ballerino da ciò che è proiettato. E' veramente un bell'amalgama. Una visione quasi magica". ­

Qual è il titolo più adatto per i giovani?

"Sicuramente 'Per...Inciso' della nuovissima E.Sperimenti Dance Company, che unisce tradizione e innovazione. E' una sorta di viaggio in Italia, attraverso la voce dei suoi cantautori, dagli anni Sessanta fino ad oggi. Ci sono Guccini e Jovannotti, Modugno e Gaber, De André e Capossela. Sono canzoni entrate ormai nell'orecchio di tutti, anche delle generazioni più giovani. Il linguaggio gestuale che usa la compagnia di danza è molto fisico, intenso e brillante: dà una grande carica di energia. Lo spettacolo ci sarà il 29 aprile, in occasione della giornata mondiale della danza. Però credo che anche Bolero piaccia ai giovani, perchè le musiche di Ravel le conoscono tutti. Quella che presentiamo il 20 aprile, della 'MM Contemporary Dance Company', è un'opera essenziale, rigorosa, pulita. In scena ci troveremo davanti ad un paravento che i ballerini animeranno, facendolo danzare. Da non perdere".

­La stessa compagnia, la stessa sera, il 20 aprile, interpreterà anche Carmen...

"Sì, è la stessa compagnia, ma sulla scena di 'Carmen Sweet' appare completamente diversa da 'Bolero'. Quella di Carmen, infatti, è una rilettura molto ironica, fumettistica. Questo ci dà l'idea della versatilità dei danzatori". ­E per chi ama i classici cosa propone? "Il classico sulle punte non è in cartellone. I prodotti acquistabili con il nostro budget non erano niente di buono. Abbiamo comunque una 'Bella addormentata' rivisitata in chiave contemporanea, in cui lei non è in un bosco, ma prigioniera in una struttura moderna. E' il nostro primo titolo in cartellone ed è uno spettacolo che prevede danza, musica, proiezioni video e recitazione". ­

Tornando a lei, quali le musiche che ama di più in questo cartellone?

"Io adoro 'Bolero'. Lo so che è scontato, ma è così. Vorrei però sottolineare che in 'A cuore aperto', il 16 aprile, avremo un quintetto d'archi sul palcoscenico, fatto piuttosto raro in uno spettacolo di danza". ­

Ci anticipi qualcosa su 'Les vertiges d'Hitchcock' sul palcoscenico il 4 febbraio...

"Non si ispira alla trama di un film, ma restituisce le atmosfere dei racconti di Hitchcock, come l'angoscia, l'ansia, il sollievo, le vertigini. E ci riesce. Come il coreografo Emilio Calcagno abbia estrapolato i movimenti dai film lo scopriranno i partecipanti ai laboratori di danza che si svolgeranno al Teatro Verdi dal 25 al 27 gennaio. Chiunque può partecipare, anche senza aver mai danzato". ­

E Tosca X?

"Quella X sta per la contrapposizione drammatica tra Scarpia e Tosca. L'opera infatti è incentrata sul rapporto vittima­carnefice. La coreografa, Monica Casadei, ha già fatto una rivisitazione della Traviata e il suo prossimo spettacolo sarà dedicato a Carmen. L'impianto musicale si basa sulle musiche originali di Puccini, anche se sono presenti alcune rielaborazioni". ­

Una prima nazionale è in cartellone per il 7 maggio...

"E' stata affidata all'apprezzata compagnia in residenza nel nostro teatro, la 'Imperfect Dancers Company', guidata da Walter Matteini. L'ideazione trae spunti dalla storia e dalla letteratura sul tema del Faust. Il titolo è In- Faust. Altro non si può dire perchè lo spettacolo è in via di preparazione. Sarà lo stesso Walter Matteini ha organizzare la coreografia di 'Pisa Esplosione Danza', la grande festa con le scuole che si trasformerà in un vero e proprio spettacolo in cui i giovanni allievi danzeranno con i ballerini della Imperfect Company". ­

La danza in Italia sta al passo con gli altri Paesi?

"Negli Stati Uniti l'impostazione è completamente diversa. C'è stata una rottura con la tradizione e un modo diverso di usare il corpo. Per quanto riguarda l'Europa, sicuramente la Francia è leader, seguita da Belgio e Olanda. Dopo un periodo di 'ingessamento' cominciato negli anni Settanta, adesso l'Italia cerca di andare avanti; purtroppo a volte lo fa cercando di imitare gli altri Paesi. Però tra i giovani stiamo assistendo a un grande movimento che ci dà molte speranze".