Caso Ragusa, il difensore del marito avrà una proroga nell'esaminare le carte

Il legale di Logli: "Sto ancora studiando il fascicolo". Slitta a fine mese la richiesta di rinvio a giudizio PRONTA LA RICHIESTA DEL PROCESSO/LOGLI HA MENTITO SUI GRAFFI CHE AVEVA IN FRONTE / MILLE GIORNI SENZA ROBERTA/ LOGLI PREPARA LA DIFESA / LOGLI VUOLE CAMBIARE LAVORO /LOGLI SIMULO' L'AVVISTAMENTO DEL TESTIMONE CHIAVE / "FU COSTRETTA A SALIRE IN AUTO, POI LOGLI LA UCCISE E DISTRUSSE IL CORPO" / LA PROCURA SCOPRE LE CARTE / FOTOSTORY

Roberta Ragusa

Roberta Ragusa

Pisa,1 novembre 2014 - «NON ho ancora concluso l’esame del fascicolo (si tratta di circa 12mila pagine, ndr), sono quasi alla fine per cui nei prossimi giorni chiederò una proroga al pubblico ministero, con il quale sono in contatto, e ritengo che sarà concessa». Così, ieri mattina, ha affermato l’avvocato Roberto Cavani, il difensore di fiducia di Antonio Logli, accusato dell’omicidio volontario e della soppressione del cadavere di sua moglie Roberta Ragusa, misteriosamente scomparsa la notte fra il 13 e il 14 gennaio 2012 dalla sua abitazione a Gello di San Giuliano Terme. Interpellato in proposito, sempre ieri mattina, il magistrato che dirige l’inchiesta, il sostituto procuratore Aldo Mantovani - al quale alla conclusone delle indagini si è affiancato il procuratore capo Ugo Adinolfi - si è detto disposto a concedere «una proroga di qualche giorno, se sarà richiesta dal legale».

PROROGA che finora l’avvocato Cavani non ha mai richiesto nonostante siano abbondantemente scaduti i venti giorni (termine peraltro non tassativo) che il codice di procedura penale concede, dopo la notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari (avvenuto lo scorso 22 settembre), al difensore dell’indagato per presentare memorie, produrre documenti, depositare documentazione relativa ad investigazioni del difensore, chiedere al pubblico ministero il compimento di atti di indagine, nonché di presentarsi per rilasciare dichiarazioni ovvero chiedere di essere sottoposto a interrogatorio.

IL PUBBLICO ministero Mantovani ha comunque confermato e ribadito che, poi, sarà avanzata la richiesta di rinvio a giudizio. Passo fondamentale che, questo punto, presumibilmente sarò fatto entro la fine del mese di novembre. E così l’udienza preliminare sarà fissata molto probabilmente tra maggio e giugno. Sarà celebrata davanti a uno dei quattro giudici - sarà il caso a decidere quale - che fanno parte dell’ufficio gip del Tribunale di Pisa. In realtà la scelta è ristretta solo a due giudici: Elsa Iadaresta e Giuseppe Laghezza . Sono incompatibili, infatti, sia Giulio Cesare Cipolletta - che è stato il giudice per le indagini preliminari e davanti al quale il 30 aprile 2103 si tenne l’incidente probatorio con il supertestimone Loris Gozi - che Guido Bufardeci, che dispose intercettazioni in assenza del gip titolare.

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