Bambina annegata in piscina un anno fa: un video inchioda le due bagnine

La procura chiede il processo per la morte di Rachele Medda, 5 anni

Rachele Medda la bimba di 4 anni, morta annegata un anno fa nella piscina comunale

Rachele Medda la bimba di 4 anni, morta annegata un anno fa nella piscina comunale

Pisa, 22 agosto 2014 - E’ IN UN FILMATO la verità sulla tragica morte di Rachele Medda, la bambina di 5 anni annegata nella piscina comunale di Pisa un anno fa (era il 28 agosto) durante il campo solare. Un filmato che, secondo i legali della famiglia, inchioda le due bagnine indagate alle loro responsabilità in quel maledetto pomeriggio quando erano chiamate a vigilare sui bambini iscritti ai campi solari nella piscina. Ora la parola passa al giudice per l’udienza preliminare, che il 1°ottobre dovrà decidere se accogliere la richiesta di rinvio a giudizio per entrambe le bagnine formulata dalla Procura. L’ipotesi di reato è omicidio colposo in concorso. Le indagini che seguirono alla tragedia culminarono con l’iscrizione dei nomi delle due donne nel registro degli indagati. Dopo l’acquisizione del video registrato dalle telecamere di videosorveglianza e dell’esito dell’autopsia, la verità sugli ultimi minuti di vita della piccola Rachele si è chiarita agli investigatori. L’autopsia sul corpicino della bambina aveva confermato che la sua morte era avvenuta per asfissia e annegamento. E il video registrato dalle telecamere ne è una agghiacciante conferma. Sei infiniti minuti che filmano la morte di Rachele istante dopo istante, mentre i bambini giocano con una bagnina dentro la piscina e la piccola, in disparte, nel punto più profondo della vasca, che annaspa, scuote le braccia, prova a chiedere aiuto e finisce sott’acqua.

NESSUNO si accorge della tragedia. Per quattro minuti, racconta chi ha visto l’atroce documento, Rachele resta sott’acqua, mentre in piscina continuano i giochi dei suoi coetanei assieme a una bagnina. L’altra, invece, appare e scompare più volte dall’inquadratura della telecamera puntata sulla vasca di dieci metri per dieci.

DOPO quattro minuti sono i compagni di giochi di Rachele ad accorgersi che la piccola è adagiata sul fondo della piscina, attirano l’attenzione delle due addette e danno l’allarme. Le bagnine si precipitano a riacciuffare la piccola ormai priva di sensi, ma restano vani il tentativo di rianimarla e la corsa al Pronto Soccorso. Il video e l’autopsia non lasciano spazio ai dubbi sulla dinamica della tragedia e sulla posizione delle due indagate, che oggi continuano a lavorare nella piscina dove Rachele morì annegata.