Martedì 23 Aprile 2024

Profondo rosso, i Goblin tornano in concerto

Eseguiranno l'intera colonna sonora del film a 40 anni dalla sua uscita. Unica data toscana a Cascina

Profondo rosso

Profondo rosso

Il prossimo anno gli appassionati di cinema, i fans di Dario Argento festeggeranno i quarant’anni di vita di Profondo rosso, il celebre thriller del regista romano che alla sua uscita conquistò da subito, pubblico e critica. Quarant’anni portati splendidamente, trascorsi oltretutto a spaventare intere generazioni, riuscendoci benissimo. E per festeggiare questo anniversario cosa c’è di meglio che riascoltare la splendida colonna sonora scritta dal grande jazzista Giorgio Gaslini ed eseguita dai Goblin ,all’epoca sconosciutissimi ?

Proprio i Goblin o quel che ne è rimasto, saliranno sul palco della città del teatro di Cascina (Pisa) per un attesissimo concerto il prossimo 20 febbraio (prevendite su Boxol già partite con successo). Sulla proiezione del film, Claudio Simonetti e gli altri musicisti della band, eseguiranno l’intera colonna sonora che li ha resi celebri in tutto il mondo, visto il successo internazionale della pellicola. Unica data in Toscana per un tour che ha toccato le più importanti città del mondo; da Londra a Dublino, da Oslo all’Australia passando per gli Stati Uniti. Per tutto il 2014, tanti i concerti all’insegna del tutto esaurito. Un successo partito quarant’anni fa dagli studi Trafalgar di Roma con un gruppo di giovani talenti musicali poco più che ventenni. Il leader era appunto Claudio Simonetti, figlio di Enrico, musicista, pianista compositore e amatissimo personaggio televisivo mai dimenticato dal pubblico. Eppure la nascita di quella colonna sonora che sarebbe diventata anche un clamoroso successo discografico con una permanenza di oltre un anno nelle classifiche di vendita, non fu affatto facile.

A dire il vero, i primi ad essere stati interpellati dal regista per scrivere la musica per il film, furono niente meno che i Pink Floyd già autori della colonna sonora di Zabriskie point di Michelangelo Antonioni. La celebre band impegnata nella registrazione dell’album Wish you were here declinò gentilmente l’invito.

Solo in seguito Dario Argento si rivolse a Giorgio Gaslini con cui aveva già collaborato in un film precedente, “Le cinque giornate”. Ma stavolta il rapporto professionale tra i due fu subito segnato da litigi ed incomprensioni. A scatenarle, pare, il commento del regista al primo ascolto della ossessiva canzoncina composta per commentare alcune sequenze shock. Ma ecco che Gaslini abbandona il progetto e Argento si ritrova nuovamente senza musicisti. Dopo aver “sognato” anche Emerson Lake e Palmer, bocciati dal produttore per il cachet troppo alto, in soccorso al film ecco arrivare i mitici Goblin che subito portano a termine il lavoro iniziato da Gaslini. Giovani musicisti pieni di idee ed energia, che contribuirono indiscutibilmente al successo del film.

Se la pellicola è entrata nella storia del cinema italiano, la colonna sonora non è stata da meno finendo persino nelle suonerie dei telefoni cellulari. Anche chi non ha mai visto il film (e sono pochi) sa riconoscere immediatamente il brano più famoso solo dopo poche note. Ed ora finalmente, la versione live eseguita da Claudio Simonetti s’ Goblin. Un concerto da non perdere.