Il nuovo prefetto di Pisa, Attilio Visconti
Pisa, 15 dicembre 2014 - «Una città di scienza e di cultura, di inventiva e di eccellenze. Una città che sa trasformare le criticità in opportunità». Così il neoprefetto Attilio Visconti (nella foto) parlando di Pisa dopo l’approvazione del consiglio dei ministri di venerdì, in cui sono stati ufficializzati i movimenti di 23 rappresentanti del Governo. «La mia speranza – ha detto ieri pomeriggio a La Nazione – è che dopo l’Epifania possa essere operativo a Pisa». Il nuovo inquilino di Palazzo Medici – ruolo vacante da giugno in seguito al pensionamento di Francesco Tagliente e nei sei mesi passati l’ufficio era stato ben retto dal prefetto vicario Valerio Massimo Romeo – non ha nascosto la soddisfazione per l’incarico affidatogli all’ombra della Torre.
«Sono felice – ha affermato l’ormai ex prefetto di Pesaro e Urbino – di iniziare questa nuova avventura. Sono molto legato alla Toscana, non solo per i miei trascorsi come capo di gabinetto della Prefettura di Lucca dal 2003 al 2006, ma anche per l’amicizia e la stima professionale che mi lega a Enrico Ricci, pisano, con cui ho lavorato a Torino nel 2010».
Visconti, nato a Benevento nel 1961, arriverà con sua moglie e i due figli. «Mi devo calare in questa importante realtà – ha spiegato ancora il prefetto – e ho bisogno della mia famiglia al fianco. Ci sono grandi sfide che ci attendono perché questa città è molto ‘effervescente’ e stimolante. Dunque sono, da un lato molto onorato, ma dall’altro anche consapevole dell’impegno che vado ad affrontare. Avrò bisogno del sostegno di tutti e, in questo senso, sono certo che il mio lavoro sarà più fruttuoso nel caso in cui nascano collaborazioni proficue con il territorio, con chi lo vive e lo rappresenta. In questo senso – ha concluso – mi rendo disponibile all’ascolto per provare a interpretare al meglio ogni sensibilità della provincia».
Non è un caso che il dottor Visconti abbia anche un profilo Facebook destinato, con lo sbarco a Pisa, ad aumentare in «contatti» e «richieste d’amicizia» in maniera esponenziale. Potenza del dialogo. Potenza del web.