Calci, bilancio 2017: risparmi e tagli ma il sociale non si tocca

Approvato il bilancio di previsione, il sindaco Ghimenti rassicura: "I cittadini possono stare tranquilli, non c'è nessun aumento e gli investimenti per il sociale sono stati incrementati".

Da sinistra: Genovesi, Lupetti,  Ghimenti e Tordella

Da sinistra: Genovesi, Lupetti, Ghimenti e Tordella

Calci (Pisa), 4 gennaio 2017 - Il sociale non si tocca, parola del sindaco Ghimenti. L’amministrazione della Valgraziosa ha riservato una sorpresa ai calcesani per il 2017, più soldi per il sociale e per le persone in difficoltà economica. “Abbiamo appena chiuso il bilancio a dicembre - svela Ghimenti -, siamo orgogliosi di annunciare che nel sociale sono stati investiti più di 650mila euro, circa 100 euro pro capite”.

Un record che pochi comuni possono vantare. “La novità più rilevante è l’aumento della quota che il comune mette per il contributo affitti - continua il primo cittadino -. Già nel 2016 lo abbiamo aumentato di 5 mila euro portandolo a 25 mila perché la Regione aveva abbassato la propria quota. Questi soldi non bastavano a coprire le richieste che da 49 sono passate a 66. Con 17 domande in più, nonostante i soldi fossero aumentati, avremmo dovuto ridurre il contributo concesso e non volevamo farlo! Così abbiamo aggiunto altri 3mila euro - continua -. Grazie a questa mossa, e la base alzata di 5mila euro, la Regione invece di abbassare il proprio contributo, come ormai siamo abituati a vedere, lo ha alzato anche lei di 2.700 euro. Ora il comune mette 28mila euro e la Regione 20.529. Con questi soldi riusciamo a soddisfare tutte le persone in grosse difficoltà”.

“Tutto questo è stato reso possibile con dei risparmi fatti limando le spese annue - continua Ghimenti -. e, sopratutto, tagliato nettamente la spesa per le luci natalizie. Ci sembrava molto più importante il sociale”. Non solo i contributi agli affitti ne hanno giovato, ma anche le famiglie calcesane con figli. La lista della graduatoria per il ‘Pacchetto scuola’ non poteva esser soddisfatto dalle risorse finanziate da Regione e Stato, il comune ci ha messo mano azzerando la coda. Inoltre, sempre a Calci, quest’anno sono state inaugurate 12 case popolari finanziate da Stato, Regione e Apes che ha anche ristrutturato gli alloggi popolari di Montemagno. Infine, da sempre il parroco del paese mette a disposizioni gli alloggi in suo possesso per accogliere le ‘emergenze casa’, non ultimo il caso di una ragazza migrata e incita. Storia a lieto fine, la ragazza ha partorito a Pisa il suo primogenito facendolo diventare un calcesano Doc.